(ANSA) – ROMA, 14 MAG – In particolare, per quanto riguarda la validita’ ai termini di legge, nell’ art. 4 il decreto legislativo dispone che ”gli scambi di documenti informatici e di informazioni tra le pubbliche amministrazioni, ove risultino con certezza il momento dell’invio e quello della ricezione e sia garantita l’integrita’ del documento, costituiscono invio documentale valido a ogni effetto di legge”. Tra le novita’ del servizio pubblico di connettivita’ (Spc), ”la disponibilita’ di programmi e applicazioni molto innovativi per tutte le pubbliche amministrazioni, soprattutto quelle locali, come ad esempio il protocollo informatico, i mandati di pagamento on line, la posta elettronica certificata, rendendoli cosi’ comuni per tutti”. Un’altra novita’ riguarda lo sviluppo della rete internazionale della p.a. e l’impulso a nuove applicazioni come ad esempio il voto degli italiani all’estero. Inoltre, il provvedimento – ha spiegato ancora il ministro – prevede precise misure per il mercato. In particolare, i fornitori selezionati in base alle caratteristiche indicate dal dlgs, saranno riuniti in un Albo professionale, il Cnipa-Cebtro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione. In tal modo, si determineranno non solo condizioni di concorrenza per un mercato che 350 milioni di euro l’anno ma anche di economicita’ attraverso la stipula di contratti quadro di fornitura. Infatti, grazie al Spc, ”sono previsti risparmi di almeno il 35% dei costi di trasporti dei dati, la riduzione di almeno il 30% dei tempi di svolgimento dei provvedimenti fra amministrazioni e un’accelerazione del 50% dei tempi di realizzazione di progetti di cooperazione per i servizi della Pa”. Per assicurare il coordinamento dei dati provenienti dalle varie istituzioni e la realizzazione di una governance condivisa, il provvedimento approvato oggi in via preliminare, dispone l’istituzione di una Commissione guidata dal presidente del Cnipa, quale organo responsabile della gestione del Spc. Tale Commissione sara’ composta da 7 membri, di cui tre nominati dalle autonomie e tre dallo Stato. Infine, il provvedimento – che seguira’ ora il previsto iter per essere sottoposto all’attenzione anche della Conferenza unificata – disciplina anche la rete internazionale delle pubbliche amministrazioni per collegarle con tutti gli uffici italiani all’estero: ambasciate, consolati, istituti di cultura, uffici Ice e Camere di Commercio). Si tratta di una rete aperta anche agli enti locali che supera l’attuale onerosa frammentazione esistente tra le diverse reti, consentendo un risparmio a regime di 10 milioni di euro e lo sviluppo di servizi con le comunita’ e le aziende italiane all’estero. La rete interessa circa 450 uffici italiani dislocati in tutto il mondo con l’ obiettivo di stimolare lo sviluppo di applicazioni diverse, tra cui ad esempio il voto degli italiani residenti all’estero e l’anagrafe consolare. (ANSA).

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