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BREVETTI E INTERNET: Lotta a tutto campo

14 Settembre 2002 Commenta

E’ guerra giudiziaria fra alcune societa’, che affermano di essere titolari di brevetti su tecnologie per il trasferimento di contenuti su Internet. In questi giorni si e’ arrivati alla fine di una tormentata vicenda legale che ha visto scontrarsi due societa’ e che durava gia’ da due anni.

Boston – E’notizia di questi giorni che un giudice federale ha ordinato al colosso delle telecomunicazioni Cable & Wireless di non proseguire piu’ nell’utilizzo di una tecnologia per la trasmissione di dati su Internet (la CDN, content delivery network). Il giudice ha confermato che questo sistema tecnologico viola un brevetto posseduto dalla societa’ Akamai, la quale aveva citato in giudizio la Cable & Wireless, proprio lamentandone l’utilizzo illegittimo.
Grande soddisfazione ha accompagnato in casa Akamai per la vittoria ottenuta, tanto piu’ poiche’ la causa giudiziaria risaliva al “lontano” 2000. Ora la societa’ attrice, forte del responso positivo dato dal giudice, continuera’ a far valere i propri diritti brevettuali sulla Cable & Wireless, facendo pagare a quest’ultima anche il risarcimento dei danni per tutto il tempo in cui essa ha beneficiato del brevetto, senza averne licenza.
La Cable & Wireless – che forse non ha molto gradito la sconfitta subita – ha risposto in questi ultimi giorni citando in giudizio a sua volta la Akamai, per una questione sempre riguardante i diritti brevettuali.

La Cable & Wireless ha intimato alla concorrente, infatti, la sospensione delle vendite di alcuni prodotti che violano (a dire della parte attrice) brevetti gia’ registrati dalla medesima. Insomma, una lotta a tutto campo fra le grandi societa’ che su Internet offrono sistemi tecnologici destinati ad avere, come Internet, una vastissima applicazione.

Proprio in forza dell’importanza di queste invenzioni sono previste in tutti i Paesi pene severe per chi contraffa’ o altera brevetti, disegni o modelli industriali (si pensi al nostro art. 473 del codice penale, in cui e’ contemplata la pena della reclusione fino a tre anni e la multa fino a euro 2066). Sicuramente, comunque, gli interessi in gioco sono molto elevati e numerose sono le situazioni simili in cui qualche societa’ si vuole “impadronire” di mezzi di comunicazione di vasta scala, come Internet.

La questione giudiziaria che coinvolge le due societa’ Cable & Wireless e Akamai crea lo spunto per una breve riflessione su come si sta evolvendo il mondo di Internet. La rete, che molti hanno conosciuto negli anni ’80 come un frutto ancora “acerbo” e un giocattolo del tutto “artigianale”, adesso e’ cambiata radicalmente.
Se negli ultimi cinque anni l’esplosione del web e’ stata evidente al grande pubblico, creando una globalizzazione della rete stessa, oggi forse siamo di fronte a una sorta di corsa all’accaparramento di posti di dominio della rete.
Da un lato, i molto frequenti reati compiuti via Internet e su Internet ha spinto i Governi di molti Stati a delineare una regolamentazione mondiale della rete. Dall’altro, le societa’ che inventano nuove tecnologie applicabili in rete per aumentarne la diffusione e la velocita’ rischierebbe di creare un “monopolio tecnologico”.

Quella che era l’idea di una rete delle reti priva di vincoli e limitazioni (soprattutto tecnologiche) rischia di essere seppellita dalla volonta’ di rendere ogni singolo elemento di essa “marchio registrato” di questa o di quella azienda.

Un freno a questa possibile evoluzione e’ sicuramente costituito dalla lentezza dei tempi che – perlomeno in Italia – occorrono per far decorrere gli effetti giuridici di un brevetto (diciotto mesi – normalmente – dalla data di deposito, affinche’ l’Ufficio italiano brevetti e marchi possa mettere a disposizione del pubblico la domanda di brevetto presentata – art. 4 r.d. 29/6/39 n. 1127).
Un altro motivo – per cosi’ dire – “frenante”, inoltre, potrebbero essere gli specifici requisiti necessari per ottenere un brevetto. Gli articoli 12 e seguenti del citato decreto affermano, infatti, che puo’ essere oggetto di brevetto esclusivamente solo l’invenzione che sia nuova, che implichi un’attivita’ inventiva e che sia atta ad avere un’applicazione industriale.
E’ comunque necessario che la tecnologia si evolva al meglio per rendere al pubblico servizi sempre piu’ utili e veloci da fruire.

Nulla in contrario, dunque, allo sviluppo delle tecnologie, ma la speranza e’ che queste non mettano mai da parte lo spirito altruista e libertario che connota Internet.

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