Home » Focus del mese

INTERNET: I… gusti degli italiani on line

23 Dicembre 2002 Commenta

Un’interessante indagine statistica della Nielsen/NetRatings, societa’ di ricerche specializzata sul mondo online, ha monitorato il cambio di abitudini degli italiani negli ultimi dodici mesi di navigazione su Internet.
Innanzitutto si e’ potuto constatare che la crescita dei navigatori online ha subito un certo rallentamento. I portali ed i motori di ricerca continuano ad essere gli strumenti piu’ utilizzati in Rete, ma hanno registrato nel 2002 una battuta d’arresto, mentre importante e’ il trend positivo dei siti governativi (+25%), dei siti dedicati ai viaggi (+22%), dei siti di istruzione e ricerca lavoro (+16%) e dei siti di e-commerce (+10%).

Internet si, ma non troppo. E’ questo in sintesi il bilancio finale della ricerca della Nielsen/NetRatings che ha accertato che circa il 30% delle famiglie italiane possiede un personal computer e circa 13 milioni di italiani si collegano alla Rete almeno una volta al mese. Queste cifre non sono soddisfacenti rispetto ad altri paesi europei dove esiste una cultura gia’ piu’ vicina agli attuali tempi tecnologici per cui Internet viene considerato come un indispensabile strumento di ricerca di informazioni e come canale per usufruire di servizi che vengono offerti alla collettivita’.
Sicuramente importanti passi in avanti sono stati fatti anche in Italia e cio’ e’ del resto dimostrato dal notevole progresso dei siti governativi dove alla luce della recente direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri datata 30 maggio 2002, che definisce i criteri di accessibilita’, usabilita’ ed efficacia ai quali i siti della P.A. dovranno attenersi per conseguire il nuovo suffisso “.gov.it, si sta facendo largo una particolare attenzione alla qualita’ dell’informazione offerta ed alla sua sistemazione organica, tale da garantire un approccio il piu’ “indolore” possibile al cittadino che si avvicina alla rete.
L’opera sara’ probabilmente completa quando anche l’informazione utilizzera’ in pieno le potenzialita’ offerte dalla rete Internet e si trasformera’ in informazione interattiva, tale da permettere non solo la consultazione ma anche la partecipazione dell’utente a determinati procedimenti, sia in fase di ricerca che nell’utilizzo stesso dell’informazione.
Sara’ allora necessario un passaggio da una staticita’ dell’informazione, assai diffusa, ad un utilizzo dinamico delle risorse che la rete offre. E’ il passaggio, ad esempio, da un sito puramente informativo – anche se accurato ed autorevole – ad un sito che, accanto all’informazione, offra una sorta di interattivita’, in poche parole la partecipazione dell’utente ad un qualche processo, dal piu’ semplice al piu’ complesso.

Molti siti della P.A., per la verita’, stanno gia’ mettendo in pratica questo modo nuovo di concepire l’utilizzo di Internet, ma e’ necessario ancora lavorare molto per ottenere un effettivo aumento e miglioramento dei servizi disponibili in rete, cosi’ da rendere quest’ultima appetibile per quanti siano interessati ad ottenere prestazioni a valore aggiunto, vale a dire senza code agli sportelli, senza spostarsi da casa, con possibilita’ di verifica costante dello stato delle pratiche, con la possibilita’ di avvalersi di sistemi di pagamento elettronico ecc.
Questo quadro di carattere generale e’ emerso anche durante il 36° rapporto del Censis sulla situazione sociale del paese nel 2002, dove e’ stato accertato che praticamente il 100% delle Regioni e dei grandi Comuni sono ormai in possesso di un sito web istituzionale senza che pero’, nella maggior parte dei casi, vengano garantiti agli utenti i servizi indispensabili per la loro attivita’ sia sotto il profilo burocratico che dal punto di vista informativo.
Rilevante e’ anche il grande progresso dei siti di viaggi trainati dai buoni risultati ottenuti nella stagione estiva. In questo campo sembra che il navigatore abbia scoperto finalmente il grande vantaggio di organizzare le proprie vacanze stando comodamente seduti a casa.

Inevitabile, inoltre, la performance dei siti di e-commerce, nonostante in Italia il commercio elettronico e’ ancora in una fase di stallo, ben lontano dal grado di diffusione avutosi negli USA che concentrano circa i 4/5 delle attivita’ di commercio elettronico mondiale. Crisi dovuta non solo ad un’incerta regolamentazione (si e’ in attesa del nuovo provvedimento sull’e-commerce la cui approvazione da parte del Consiglio dei Ministri e’ imminente), ma anche alla sicurezza dei pagamenti on line ancora non raggiunta ed alla necessita’ di una completa ed organica disciplina della firma elettronica compresa quella digitale.

Scritto da

Commenta!

Aggiungi qui sotto il tuo commento. E' possibile iscriversi al feed rss dei commenti.

Sono permessi i seguenti tags:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>