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Le novita’ sulla ricerca giuridica in Internet.

11 Marzo 2003 Commenta

Roma – L’affermarsi e il diffondersi dell’utilizzo di reti telematiche, in particolare di Internet, ha portato un elemento nuovo e per molti aspetti rivoluzionario. Nell’ambito del Master in Internet Law, che si tiene a Roma presso la European School of Economics, in Largo del Nazareno 15 (nei pressi di Piazza di Spagna) il dott. Francesco Brugaletta, Direttore di Diritto e Diritti, terra’, sabato 15 marzo 2003, una lezione dal titolo “La ricerca giuridica in Internet”.  La lezione, che si svolgera’ dalle ore 10.00 alle ore 13.00, e’ aperta a tutti coloro che sono interessati ad approfondire ed integrare le proprie conoscenze in questo specifico settore della ricerca giuridica che, grazie alle sempre maggiori potenzialita’ offerte dalle nuove tecnologie, sta acquistando notevole importanza.
L’unico requisito richiesto per poter accedere alla lezione, e’ l’iscrizione gratuita presso la segreteria della European School of Economics. E’ possibile iscriversi tramite mail a questo indirizzo,
oppure telefonando al numero telefonico 06 69202152 chiedendo della dott.ssa Tiziana Canali.

Davvero interessante si preannuncia la lezione del 15 marzo tenuta da uno dei giuristi piu’ noti e preparati nel campo della ricerca giuridica in Internet.
Il dott. Francesco Brugaletta oltre ad essere il Direttore di una delle riviste giuridico-telematiche piu’ lette “Diritto e Diritti”
, e’ Magistrato del Tar Catania; membro della Commissione per l’informatica del Consiglio di Stato nonche’ presidente di sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Ragusa. E’ autore di libri di successo come “Internet – Trovare leggi e sentenze gratis” della casa editrice Simone e specialmente di “Internet per Giuristi” sempre della casa editrice Simone, che e’ ormai giunto alla sua 4^ edizione e puo’ considerarsi un autentico “best seller” della materia.
Brugaletta con i suoi libri e le sue lezioni ha reso facile qualunque ricerca giuridica nella Rete nel segno di quello che e’ sempre stato il suo credo e cioe’ che nel web giuridico di oggi e’ possibile rintracciare qualsiasi documento e informazione: sentenze, leggi e riflessioni dottrinarie.
L’affermarsi e il diffondersi dell’utilizzo di reti telematiche, in particolare di Internet, ha portato un elemento nuovo e per molti aspetti rivoluzionario.
L’accesso all’informazione avviene, in questa prospettiva reticolare, in modo diffuso; l’utente e’ per cosi’ dire immerso in una massa di dati ricca ma disordinata che spazia da un polo all’altro del globo terrestre.

L’ovvia conseguenza di questa nuova dimensione e’ la prevalenza di un tipo di ragionamento associativo rispetto a quello deduttivo, al quale siamo culturalmente piu’ abituati. La modalita’ ipertestuale, che sta alla base di Internet, e’ la manifestazione piu’ evidente di questo processo mentale.
Alla visione di banche dati centralizzate, che pure hanno indiscussi vantaggi, si va affiancando la visione piu’ ampia di una informazione distribuita, dislocata cioe’ in piu’ punti della Rete.
I vantaggi e gli svantaggi delle due soluzioni sono in realta’ per cosi’ dire speculari. Le principali caratteristiche degli archivi centralizzati sono rappresentate da informazioni strutturate, sistemi di reperimento omogenei e piu’ sofisticati, registrazione uniforme dei dati. Nel sistema ad informazione diffusa mancano gli elementi sopra descritti con evidenti riflessi negativi ma sono presenti altri vantaggi quali, innanzi tutto, la ricchezza di informazione, l’ampiezza della diffusione, la responsabilita’ dei dati (l’informazione risiede dove nasce), la possibilita’ di aggiornamento tempestivo, l’agilita’ nella creazione degli archivi. In sintesi, gli aspetti positivi degli archivi centralizzati costituiscono gli aspetti problematici degli archivi diffusi e viceversa.
Resta pero’ il fatto che ormai la soluzione tradizionale (centralizzata) e’ per molti aspetti ormai superata e di fatto impossibile: e’ impensabile, ad esempio, che presso un sistema informativo si raccolga tutta la normativa italiana sia a carattere nazionale che a carattere locale (regionale, provinciale, comunale, ecc.), per l’impossibilita’ pratica (piu’ che tecnica) di gestire una mole di dati di questa portata, mentre appare ragionevolmente realizzabile l’ipotesi che ogni realta’ territoriale (cosi’ come accade spesso su Internet) renda disponibile, senza eccessivo sforzo, la propria produzione normativa.
Nasce, quindi, l’esigenza, allo scopo di sfruttare al meglio le potenzialita’ di una rete telematica come Internet di ricorrere a strumenti, come guide, motori di ricerca specifici, intelligent agent che consentano all’utente di orientarsi e ottenere delle informazioni pertinenti, ristabilendo un ordine fra il disordine.
Ma affinche’ tali strumenti possano essere efficienti e’ necessario che siano coordinati fra di loro: l’elemento indispensabile che sta alla base di questa nuova filosofia e’ infatti proprio quello della cooperazione che non significa solo comunicarsi dati, ma significa, in prospettiva, concordare strategie, uniformare certi canoni di base (per esempio rendere omogenee le citazioni) in modo da evitare per quanto possibile la dispersivita’ che puo’ divenire fonte di disinformazione.

Nel settore giuridico, pero’, la ricerca dell’informazione presenta maggiori complessita’, in quanto a differenza di Internet, nell’ambito di una banca dati giuridica siamo in presenza di dati strutturati, sia grazie all’unitarieta’ del contenuto, sia grazie all’opera di catalogazione e indicizzazione effettuata da operatori specializzati. L’efficienza della ricerca, quindi, e’ data da diversi fattori quali: ambito circoscritto, omogeneita’ dei materiali, possibilita’ di combinare diverse metodologie di ricerca, possibilita’ di effettuare ricerche per codici identificativi numerici. Tutti questi fattori non esistono in Internet.
In Italia gia’ e’ stato realizzato e guarda caso proprio dal nostro Brugaletta, un motore di ricerca dedicato al reperimento di informazioni giuridiche come “Cicerone”, tale motore originariamente agiva (secondo la logica dei metamotori) su indici costruiti da altri motori e a questi indirizzava la stringa di ricerca opportunamente adattata, raccogliendone poi i risultati. Negli ultimi tempi, il “NuovoCicerone” ha ormai acquistato una propria autonomia e ricerca i dati richiesti da un proprio data base appositamente predisposto.
Ulteriori ricerche sono state fatte nel campo dei metamotori di ricerca, che si presentano all’utente come pagine Web in cui occorre inserire un’unica stringa di ricerca e indicare quali motori di ricerca consultare. Il metamotore si occupera’ di inviare contemporaneamente la query ai vari motori selezionati, adattando la sintassi della query a quelle richieste dai singoli motori: la ricerca sara’ effettuata quindi in parallelo, i risultati saranno poi presentati insieme, dopo aver eliminato le ridondanze.
Sulla base dello stesso principio che ispira i metamotori sono stati creati i cd. metadata che possono rivelarsi particolarmente utili per il reperimento di informazioni giuridiche in reti distribuite come appunto Internet. I metadata possono essere utili in quanto possono fornire all’utente un metodo piu’ affidabile delle attuali ricerche di tipo full text o tramite meri soggettari.
La possibilita’ di reperire informazioni rilevanti in Internet “sembra” decrescere proporzionalmente alla quantita’ di informazioni disponibili: per risolvere tale problema e’ emersa recentemente la proposta di “arricchire” i materiali pubblicati in Internet affiancando loro una descrizione mediante “informazioni concernenti altre informazioni”: i metadata appunto.

Risulterebbe cosi’ possibile descrivere la natura di una risorsa Internet: la sua ubicazione, l’oggetto di cui tratta, il formato con cui tale oggetto e’ presentato, ecc. Un’adozione estesa dei metadata nella descrizione-catalogazione delle risorse Internet faciliterebbe, quindi, il reperimento delle informazioni e in casi particolari anche una loro valutazione qualitativa.

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