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Le nuove tecnologie anche per i disabili?

12 Marzo 2003 Commenta

Roma – Si e’ tenuta alla Camera dei Deputati un’importante conferenza dal titolo: “Tecnologie e disabili: una societa’ senza esclusi”. L’iniziativa del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca e’ stata dettata dalla necessita’ di fare il punto della situazione in un campo particolarmente delicato come quello dei rapporti tra le nuove tecnologie ed i disabili e nello stesso tempo di illustrare i programmi governativi in materia.
In effetti senza un adeguato intervento a favore dei gruppi tradizionalmente piu’ deboli (disabili, anziani) la tecnologia potrebbe mantenere ed anzi accentuare i meccanismi di esclusione, soprattutto alla luce del fatto che gli strumenti tecnologici acquisiscono sempre maggiore rilevanza nella sfera della vita quotidiana.
Il Convegno e’ stato aperto dal Presidente della Camera, Pierferdinando Casini, e concluso dal Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi; oltre a Lucio Stanca sono intervenuti i Ministri Girolamo Sirchia, Roberto Maroni e Rocco Bottiglione.
Di grande impatto emotivo sono state le importanti testimonianze di Davide Cervellin e Paolo Berro che, grazie alle nuove tecnologie, hanno superato i nodi della disabilita’ e conquistato significative posizioni sociali e professionali.

Notevole successo dell’iniziativa del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca che ha infatti registrato un numero cosi’ elevato di adesioni da tutta Italia che non solo e’ stato necessario aggiungere alla prevista Sala del Cenacolo anche quelle della Sacrestia (sempre nel complesso monumentale di Vicolo Valdina) e di Palazzo San Macuto, in via del Seminario, 76, ma pure fare ricorso alla trasmissione satellitare per consentire a quanti non potevano accedere ai due palazzi di poter comunque seguire i lavori della Conferenza. L’evento e’ stato infatti trasmesso interamente giovedi’ 6 dalle ore 9:30 da ETV-The Technology Channel, sulla piattaforma di Tele+, in chiaro, su Hot bird.
Come e’ noto uno degli obiettivi primari del Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie e’ quello di sfruttare a pieno le potenzialita’ delle moderne tecnologie per abbattere quelle barriere che di fatto rallentano l’integrazione sociale delle categorie svantaggiate.
A tale scopo e’ stata costituita nel maggio 2002 un’apposita Commissione in collaborazione con i Ministri Maroni e Sirchia denominata “Commissione interministeriale sullo sviluppo e l’impiego delle tecnologie dell’informazione per le categorie deboli”, che ha realizzato il c.d. “Libro Bianco” che raccoglie quanto e’ stato fatto, ma anche quanto ancora e’ necessario fare a favore delle persone disabili.

La Conferenza in argomento oltre a costituire l’occasione per presentare il “Libro Bianco”, ha consentito al Ministro Stanca di illustrare le linee programmatiche in tema di interventi normativi intese a favorire l’integrazione sociale dei disabili e non solo, attraverso l’uso delle moderne tecnologie. E’ stato inoltre presentato il disegno di legge d’iniziativa parlamentare, che intende regolamentare il diritto d’accesso ai servizi e alle risorse info-telematiche pubbliche e di pubblica utilita’ da parte delle categorie svantaggiate.
Le finalita’ e contenuti del disegno di legge sono: “favorire l’accesso dei disabili agli strumenti informatici, evitando che le nuove tecnologie determinino forme di emarginazione forse ancora piu’ pericolose di quelle tradizionali e, anzi, promuovendo l’uso delle medesime come fattore abilitante e di superamento delle disabilita’ e delle esclusioni”.
Uno degli obiettivi principali del disegno di legge sara’ quello di rendere accessibili i siti internet e, comunque, tutti i “rapporti telematici” tra cittadini e Pubblica Amministrazione, comprendendo anche i soggetti che erogano pubblici servizi.
Riguardo questo aspetto e’ noto come ultimamente la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri su input del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie ha previsto, allo scopo di fornire ai cittadini ed alle imprese una bussola che consentisse loro di accedere e orientarsi nell’interezza del patrimonio informativo presente in rete, un portale della P.A., c
on una direttiva del 30 maggio 2002, che ha definito, tra l’altro, i criteri di accessibilita’, usabilita’ ed efficacia ai quali i siti della P.A. dovranno attenersi per conseguire il nuovo dominio di secondo livello “.gov.it”, che sara’ il suffisso di tutti quei siti dell’Amministrazione Centrale e Periferica che possiedano determinati requisiti di affidabilita’.
Naturalmente tra le caratteristiche minime di qualita’, usabilita’ e accessibilita’, rientra senz’altro l’assenza di barriere elettroniche per i disabili. In particolare su quest’ultimo aspetto si e’ sempre ritenuto urgente uno specifico intervento normativo.
In ogni caso esso deve costituire un punto di impegno per chi organizza, progetta e/o gestisce i servizi delle Amministrazioni pubbliche basati sulle nuove tecnologie. Infatti proprio perche’ le tecnologie dell’informazione consentono di superare moltissime barriere, che nel passato escludevano cittadini non “normodotati”, e’ necessario che non si creino nuove barriere, cioe’ barriere elettroniche che perpetuino lo stato di esclusione.

Affinche’ il disabile possa svolgere la funzione lavorativa, compreso il telelavoro, il provvedimento del ministro Stanca prevede che la pubblica amministrazione metta a disposizione la necessaria strumentazione hardware e software adeguata alla specifica disabilita’.
Non solo, ma si prevede che le questioni dell’accessibilita’ siano inserite tra le materie di studio nella formazione dei pubblici dipendenti.
Sono pure previsti interventi per i disabili dipendenti da privati. Affinche’ usufruiscano delle tecnologie accessibili si dispone che l’acquisto di materiale informatico e’ favorito da specifici contributi, tra quelli previsti dalla legge n. 68 del 1999, (“Norme per il diritto al lavoro dei disabili”), art.13, comma 1, lettera c).
Per incentivare l’adozione di programmi e strumenti compatibili con le esigenze dei disabili, Stanca ha ipotizzato una sorta di “bollino blu”. Il responsabile del sito o del prodotto informatico, dopo aver controllato la accessibilita’ del materiale con un programma automatico di valutazione, avra’ diritto di fregiarsi di uno specifico simbolo che comportera’ la possibilita’ di controlli di conformita’ da parte della pubblica autorita’.

Queste iniziative del Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie si pongono in una logica di stretta continuita’ con quanto previsto dallo stesso Ministero nelle sue “Linee guida del Governo per lo sviluppo della Societa’ dell’Informazione nella legislatura” dove era stato precisato che l’utilizzo dell’ICT per le categorie deboli si doveva porre i seguenti obiettivi: favorire l’armonizzazione del contenuto e ottimizzare le procedure di accesso all’informazione al mondo dei disabili e degli anziani; individuare e promuovere le applicazioni delle tecnologie innovative che possano mitigare le limitazioni di attivita’ che ostacolano il benessere e l’attivita’ di categorie di cittadini, con particolare riferimento all’accesso ai servizi e all’inclusione nel mondo del lavoro; individuare le esigenze relative all’incentivazione di un ampio ed equilibrato sviluppo della ricerca finalizzata e dell’impiego delle nuove tecnologie della formazione; proporre un programma di iniziative per il 2003, anno europeo dei disabili (cosa per la verita’ regolarmente avvenuta ed illustrata nella Conferenza in argomento).

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