eGovernment: E’ necessario non ripetere vecchi errori!
Come quello che ha ostacolato il pieno sviluppo della RUPA: nel corso di Forum P.A., coordinatore Leonardo Domenici, Presidente Anci, si e’ svolto un convegno che ha avuto per oggetto le competenze in materia di e-government tra Comuni ed Organi Centrali della P.A.
I lavori del convegno organizzato dall’Anci sono stati introdotti da Renato Mannheimer con la presentazione di una ricerca Allaxia sull’indice di soddisfazione del cittadino rispetto alla P.A. ed il responsabile dell’Anci per l’e-government, Burchiellaro, ha colto l’occasione per evidenziare che con i numeri delle iniziative dell’ultimo biennio l’e-government passa decisamente da un fase di diffusione delle best practices a una prospettiva di servizio universale. Proprio questo aspetto rende problematica l’accettazione dei ritardi e dei divari evidenziati dalla ricerca, per cui secondo il Ministro per le Comunicazioni, Maurizio Gasparri, e’ tempo di rendersi conto che il divide sociale e quello territoriale evidenziano una priorita’ strategica: cioe’ la definizione di regole, infrastrutture, standard, condizione essenziale per l’integrazione delle reti. Gasparri ha, inoltre, ricordato che il nuovo Codice unico delle telecomunicazioni dovrebbe essere varato entro la fine di luglio.
Il Ministro per l’Innovazione Stanca ha ricordato che l’e-government non e’ un fenomeno tecnico, ma l’inizio di un processo destinato a incidere profondamente sull’interno della P.A., sulla sua cultura e sulle sue procedure. La stessa cooperazione tra tutti gli Enti rappresenta un essenziale presupposto di tale processo.
Il convegno in argomento ha trattato una problematica di fondamentale importanza che rappresenta la chiave di volta per la perfetta realizzazione del piano di e-government nel nostro paese.
Come si e’ avuto piu’ volte modo di ricordare la brillante intuizione che costituisce il fondamento dell’e-government sta nel fatto che protagoniste dell’innovazione devono essere le amministrazioni locali, che nel modello decentrato e federale dello Stato rappresenteranno il front-office dell’intero sistema amministrativo a disposizione diretta dei cittadini, mentre le amministrazioni centrali svolgeranno per lo piu’ il ruolo di back-office.
L’idea di fondo e’ quella della realizzazione di un grande processo di innovazione tecnologica che coinvolga tutto il sistema pubblico italiano mettendolo cosi’ sullo stesso piano rispetto a quello di altri paesi piu’ progrediti nelle nuove tecnologie della comunicazione. Ma per realizzare un simile processo c’e’ bisogno di una serie di condizioni che rendano possibile l’integrazione fra le diverse attivita’ e funzioni delle varie pubbliche amministrazioni e la loro fruibilita’ da parte dei cittadini.
E’ appunto per questo motivo che il governo ha sempre ritenuto indispensabili tre strumenti per la realizzazione del piano:
1. Una rete nazionale extranet che colleghi fra loro tutte le reti centrali, regionali, locali e di categoria esistenti nel paese, in modo da consentire da qualunque punto di accedere alle informazioni possedute in tutti gli altri settori. Per realizzarla c’e’ bisogno di una preventiva intesa fra governo, regioni ed enti locali.
2. La diffusione della carta d’identita’ elettronica, che entro un anno dovrebbe raggiungere circa un milione di persone, per consentire ai titolari di accedere a tutti i possibili servizi della pubblica amministrazione on-line. Questa iniziativa molto importante ha visto la stretta collaborazione fra Comuni e Ministero allo scopo di ottenere uno strumento per la sicurezza dell’accesso e delle transazioni di una P.A. efficacemente integrata nelle reti.
3. Il pieno funzionamento della firma digitale e possiamo dire piu’ in generale della firma elettronica che diventera’ operativa a seguito dell’imminente emanazione del D.P.R. che recepisce integralmente (dopo il d.lgs. n. 10/2002) la Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1999/93/CE.
Del resto, proprio di recente, il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca ha presentato il documento “L’e-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa, una realizzazione cooperativa”, con l’obiettivo di fornire alle Amministrazioni centrali, alle Regioni ed agli Enti locali un quadro di riferimento condiviso in grado di garantire una attuazione coerente e coordinata dei processi di e-government in tutto il territorio nazionale.
Lo stesso Piano di e-government prevede un ruolo importantissimo per le regioni e gli enti locali ai fini della realizzazione delle principali infrastrutture e dei servizi necessari alla predisposizione del sistema informativo integrato del Paese. Numerose regioni hanno promosso ed in parte gia’ realizzato reti a copertura regionale allo scopo di interconnettere gli enti locali del proprio territorio. Altri organismi ed enti locali hanno promosso, con lo stesso obiettivo, la realizzazione di reti di area territoriale (Comunita’ montane, Province) o di categoria (ANCI, UPI).
E’ comunque fondamentale promuovere una azione mirata alla interconnessione ed alla interoperabilita’ di tutte queste reti e della Rete Unitaria, allo scopo di realizzare, secondo un modello architetturale federato, una rete a copertura nazionale, che consenta a tutte le amministrazioni locali e centrali di interoperare alla pari e di scambiarsi i propri servizi applicativi.
Cio’ che bisogna evitare e’ il perpetuarsi di vecchi errori come quello che ha ostacolato il pieno sviluppo della RUPA contraddistinta da un limitato collegamento fra organi centrali ministeriali con l’esclusione degli enti locali e degli organi periferici.
Le conseguenze sono state molto negative in termini di funzionalita’ e di insufficienza dei servizi offerti on line.
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