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Le potenzialita’ dei web services.

14 Giugno 2003 Commenta

Web service e’ un componente software accessibile attraverso protocolli e tecnologie standard di Internet che consente l’accesso a servizi di business realizzati nel “back end” da altri componenti software: l’Europa Occidentale dominera’ nei prossimi anni il segmento dell’e-business che poggia sul computing distribuito, secondo l’ultima ricerca della Idc sul mercato dei Web services. Nell’area geografica in questione, il mercato complessivo (quindi comprensivo di hardware, software e servizi) dei Web services tocchera’ nel 2007 i 7,8 miliardi di dollari contro gli attuali 108 milioni di dollari. Sara’ il settore corporate a registrare il maggiore incremento, distribuendosi al proprio interno lungo la stragrande maggioranza delle tipologie e delle dimensioni aziendali.

E’ nata di recente e sembra ormai costituire il futuro dell’e-business: si tratta della nuova tecnologia dei web services che altro non sono che nuove soluzioni tecniche che impiegano standard Internet per integrare le applicazioni e rendere cosi’ disponibili tante funzionalita’ in modalita’ standardizzata.
Per essere piu’ precisi un web service e’ un componente software accessibile attraverso protocolli e tecnologie standard di Internet che consente l’accesso a servizi di business realizzati nel “back end” da altri componenti software. Con i web services e’ possibile “urbanizzare” la rete con connettori standard Xml in modo da consentire l’interazione fra applicazioni con lo stesso livello di facilita’ con cui avviene l’interazione via web.
Grazie ai web services sara’ quindi possibile migliorare la raccolta, l’utilizzo e la condivisione delle informazioni ed erogare servizi via web, abbassando i costi di gestione. Queste, del resto, sono le ragioni dei sempre piu’ ingenti investimenti delle aziende per ottimizzare la propria efficienza, collegando e facendo interagire le varie applicazioni interne e per integrare le proprie tecnologie con le applicazioni di partner e clienti.
Indubbiamente questa tecnologia e’ sorta inizialmente per facilitare l’e-commerce e difatti una delle caratteristiche piu’ interessanti dei web services e’ la possibilita’ di utilizzarli per comunicazioni e scambi di informazioni automatici: non interazione tra persona e applicazione (come avviene nella navigazione sul web) bensi’ interazione tra applicazioni. La descrizione formale e standardizzata dei servizi web, infatti, consente la ricerca e l’utilizzo dei web services senza richiedere necessariamente l’intervento umano.

Ad esempio, un agente software potrebbe essere istruito per svolgere un determinato compito utilizzando automaticamente un servizio web; altrettanto automaticamente, l’agente potrebbe interrogare un repertorio di servizi web per cercare altri servizi di cui avesse bisogno. E’ il caso dei c.d. intelligent agent che sono  programmi che filtrano le informazioni in base ad un interesse particolare dell’utente, memorizzandone le scelte e costruendone la domanda.
Oggi sono considerati il futuro della ricerca di informazioni su Internet e costituiscono quindi oggetto di studio da parte di molti produttori di software. Inoltre, ci sono studiosi come il Sartor che si sono spinti anche piu’ in la’ e partendo dal presupposto che questi sistemi informatici sono in grado di agire con autonomia senza alcun controllo, ritengono che gli agenti software possano essere utilizzati non solo per la raccolta di informazioni e dati ma anche nell’ambito della contrattazione, in tal caso pero’, sostiene il Sartor, non possono intendersi solo come mezzi di trasmissione dell’altrui volonta’, in quanto l’agente e’ imprevedibile sia da un punto di vista teorico che pratico. Di conseguenza e’ ipotizzabile in tale contesto, l’applicazione delle norme sull’obbligazione anche avuto riferimento agli stati emotivi (errore, dolo, ecc.).
Siamo ovviamente di fronte ad una nuova era dell’intelligenza artificiale e gia’ esistono diversi esempi nella realta’ tecnologica (sistemi informativi, realizzazione interfacce, governo del traffico marino o aeroportuale, ecc.).

Senza comunque volersi spingere ad applicazioni particolarmente ardite anche se ormai possibili allo stato dell’attuale tecnologia, non sussistono dubbi sul fatto che i web services nascono, per soddisfare l’esigenza di sfruttare al meglio le potenzialita’ di una rete telematica come Internet e cio’ in genere avviene ricorrendo a strumenti, come guide, motori di ricerca specifici, intelligent agent che consentano all’utente di orientarsi e ottenere delle informazioni pertinenti, ristabilendo un ordine fra il disordine.
Ma affinche’ tali strumenti possano essere efficienti e’ necessario che siano coordinati fra di loro: l’elemento indispensabile che sta alla base di questa nuova filosofia e’ infatti proprio quello della cooperazione che non significa solo comunicarsi dati, ma significa, in prospettiva, concordare strategie, uniformare certi canoni di base (per esempio rendere omogenee le citazioni) in modo da evitare per quanto possibile la dispersivita’ che puo’ divenire fonte di disinformazione.

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