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Scarsi risultati per l’informatizzazione delle anagrafi.

25 Giugno 2003 Commenta

Scarsa informatizzazione, eccessivo uso della carta, modesto utilizzo degli strumenti telematici piu’ avanzati presso gli uffici dei servizi demografici comunali: questo il risultato di una indagine condotta dal Ministero dell’Interno, in collaborazione con Istat, Universita’ di Roma Tre, Anci e Ancitel, Anusca e Dea, disposta con la circolare n. 14 del 15 luglio 2002 dello stesso Ministero.
Secondo questo studio statistico l’87,2% dei Comuni ha indicato di avere una gestione “mista”, ma solo il 9,2% possiede una gestione totalmente informatizzata con punte che vanno dal 15,6% al 22,6% per le fasce di enti dai 15.000 ad oltre 100.000 abitanti. Anche i grandi Comuni sono ancora legati al cartaceo, difatti ben il 77% di essi ha dichiarato di attuare una gestione mista. Anche se ormai tutti gli adempimenti vengono effettuati nella memoria dell’elaboratore, successivamente essi vengono riprodotti su carta.

Molto deludenti, per la verita’ sono i risultati di questo studio che aveva lo scopo di consentire alla Direzione Centrale dei servizi demografici di avere il polso della situazione in relazione ai piani di e-government. Purtroppo, come si e’ visto, esiste ancora molta diffidenza nei confronti dello strumento informatico che viene utilizzato solo in parte ed in modo non esclusivo. Secondo la ricerca condotta dal Ministero dell’Interno esiste, in particolare, una forte resistenza a considerare pienamente affidabile una gestione informatica dei dati trattati dovuta ad un rapporto spesso difficoltoso con il computer da parte di operatori non adeguatamente formati.
Questi risultati assumono una maggiore rilevanza in considerazione del fatto che il Piano Nazionale di e-government predisposto dal nostro Governo dedica particolare attenzione alla realizzazione di un sistema informativo delle anagrafi progettato non solo per l’automazione delle funzioni e delle procedure interne della amministrazione e per l’erogazione di servizi ai propri utenti, ma anche per l’erogazione di servizi direttamente ai sistemi informatici delle altre amministrazioni e prevede inoltre che tutti i sistemi informativi di tutte le amministrazioni siano connessi tramite una rete tra pari, senza gerarchie che riflettano sovrastrutture istituzionali o organizzative. Le limitazioni ed i vincoli all’interazione tra i sistemi dovranno derivare solo dalla natura dei servizi da erogare.
Di conseguenza l’integrazione e la possibilita’ di accedere alle informazioni anagrafiche costituisce uno dei fattori critici di successo per l’intero Piano d’Azione per l’e-government.
Per dare la possibilita’ a cittadini ed amministrazioni di usufruire di questo tipo di servizi on line, e’ necessaria la realizzazione di un sistema di collegamento fra le anagrafi in grado di assicurare l’aggiornamento e la verifica delle informazioni contenute nelle banche dati delle diverse Amministrazioni.
Si tratta di una necessita’ resa ancor piu’ evidente dall’introduzione della carta d’identita’ elettronica quale strumento principale per l’identificazione e l’accesso ai servizi on line della Pubblica Amministrazione.

A questo riguardo va ricordato che le recenti innovazioni legislative, quali il Testo Unico sulla Documentazione Amministrativa (D.P.R. n. 445/2000), impediscono alla Pubblica Amministrazione di richiedere a cittadini, imprese ed altre amministrazioni informazioni gia’ in loro possesso. La visione del Piano d’Azione prevede, quindi, di arrivare ad una situazione in cui il cittadino non dovra’ piu’ produrre informazioni gia’ in possesso dell’Amministrazione, neppure in forma di autocertificazione e potra’ comunicare una volta sola all’Amministrazione le variazioni che lo riguardano, che sono molto frequentemente di natura anagrafica.
Il cittadino in questo modo potra’ ottenere i servizi della Amministrazione accedendo, sia fisicamente che virtualmente, ad un qualsiasi sportello indipendentemente dal suo luogo di residenza.
Per raggiungere questi obiettivi il Piano d’Azione ha individuato tre linee di azione:
1. Accesso ai servizi di certificazione delle anagrafi (Azione 7.1);
2. realizzazione di un indice delle anagrafi (Azione 7.2);
3. un sistema per la notifica delle variazioni anagrafiche (Azione 7.3)
Per la corretta realizzazione e per rendere il sistema realmente efficiente e’ necessario che i comuni rendano accessibili in rete le informazioni certificatorie di cui sono titolari. Si tratta di un passaggio necessario anche per la piena realizzazione del Portale per i servizi di certificazione (Azione 5.2.2) che consentira’ un accesso unificato alle banche dati di quelle Amministrazioni che gia’ detengono un patrimonio informativo di notevoli dimensioni, e devono assicurare sistemi di verifica delle informazioni molto importanti, quali il Ministero delle Finanze, il Ministero della Giustizia, il Ministero dell’Interno, l’INPS ed UnionCamere.
Un aspetto fondamentale dell’intero sistema e’ rappresentato dall’indispensabile interazione tra Amministrazioni centrali e Comuni. Nel rispetto, quindi, delle condizioni di sicurezza e di privacy richieste dalla normativa, le interrogazioni e le transazioni bidirezionali tra amministrazioni centrali e comuni, potranno avvenire, almeno dal punto di vista tecnico, direttamente e senza intervento di intermediari, e per il solo tramite dei servizi a valore aggiunto offerti dai gestori delle reti regionali, di area o di categoria cui i comuni sono connessi. A questo fine, e fatte salve le condizioni di sicurezza, saranno rimosse le restrizioni normative o autorizzative che attualmente limitano lo scambio diretto di informazioni per via telematica tra i comuni ed ogni altra amministrazione locale e centrale.
Ma il piano di e-government non prevede solo l’anagrafe della popolazione ma anche quella del territorio che assume una particolare rilevanza specie avuto riferimento al sistema d’interscambio catasto-comuni.
Lo sviluppo tecnologico ha permesso la realizzazione di numerosi servizi per la gestione delle informazioni territoriali quali quelle  georeferenziate e quelle catastali, che si rivelano molto importanti per  l‘accesso da parte delle pubbliche amministrazioni e di soggetti privati ad un vasto patrimonio informativo.

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