Informatizzazione della giustizia: Un’impresa difficile.
C’e’ il grosso rischio di procedere a due velocita’ diverse nel campo dell’informatizzazione della giustizia: da una parte gli uffici giudiziari piu’ sensibili al processo on line, dall’altro i molti tribunali che denunciano difficolta’ nell’utilizzo dei registri informatici; lo ha dichiarato il responsabile della Direzione per i sistemi informativi del Ministero della Giustizia Sergio Brescia.
Difatti come e’ noto il processo telematico e’ disciplinato dal D.P.R. n. 123/2001, ma per diversi problemi di carattere organizzativo e tecnico ancora non ha visto la luce (tranne alcune sperimentazioni in sette tribunali). In particolare senza registri informatici completi, il passaggio al processo telematico vero e proprio e’ impossibile. Il problema principale non e’ rappresentato dalla mancanza di mezzi, ma dalla mancanza di volonta’ dei capi degli uffici di abbandonare i registri cartacei.
Ancora non riesce a decollare il processo telematico e purtroppo questo ritardo provoca grosse ripercussioni sul funzionamento della macchina giudiziaria, che avuto riferimento specialmente al contenzioso civile (ma quello penale non e’ da meno) continua a soffrire di una lentezza cronica quando con l’informatizzazione sarebbe possibile ridurre i tempi ed alleggerire gli adempimenti burocratici.
L’automazione degli uffici giudiziari presenta problemi in parte analoghi a quelli degli altri uffici, in parte propri. Sono comuni i problemi relativi alla gestione del personale e dei mezzi; sono propri l’automazione dell’attivita’ ausiliaria e strumentale.
Il registro cartaceo, che costituisce attualmente la struttura portante di ogni ufficio pubblico, deve considerarsi uno strumento amministrativo superato, perche’ incapace di adeguarsi alla sempre maggiore mole dei dati dei grandi uffici. La sostituzione di tutti i registri cartacei di un grande ufficio con una sola banca elettronica di dati permettera’ di memorizzare i dati una volta sola e di elaborarli, ossia ricercarli, trascriverli, contabilizzarli, comunicarli automaticamente ed a distanza attraverso i terminali tutte le volte necessarie.
Il Ministero di Grazia e Giustizia e’ stato informatizzato sulla base del D.M. 2 agosto 1990 denominato Decreto Castiglione. Innanzitutto sono stati distinti due grandi settori, quello civile e quello penale, considerate le diverse peculiarita’ dell’uno e dell’altro. In particolare l’automazione penale ha assunto un carattere di priorita’ per la gravita’ della situazione, mentre l’automazione civile ha subito e continua a subire dei ritardi in quanto per la realizzazione della stessa e’ necessaria una maturata riflessione sull’esperienza del nuovo codice.
E’ stato, comunque, previsto sia per l’uno che per l’altro settore un sistema unitario, ma articolato a vari livelli in modo da poter conservare e utilizzare le realizzazioni di informatica giudiziaria gia’ esistenti e l’esperienza relativa. Il sistema cosi’ prevede un’automazione centralizzata a livello nazionale per i dati di interesse comune a tutti gli uffici giudiziari; un’automazione a livello dipartimentale dei servizi dei singoli uffici e infine un’informatizzazione a livello individuale dell’attivita’ dei singoli magistrati.
L’automazione a livello nazionale prevede l’utilizzazione dei mainframes, dei programmi e della rete di comunicazione del sistema informativo del casellario giudiziale e dei carichi pendenti. L’automazione a livello dipartimentale costituisce la base del sistema e prevede l’utilizzazione dei minielaboratori di produttori diversi che utilizzano tuttavia il sistema operativo Unix e programmi applicativi con standard omogenei che consentano l’integrazione sia con il sistema nazionale del casellario giudiziale sia con i programmi di informatica individuale. Quest’ultima, infine, ha per oggetto non i servizi degli uffici giudiziari, ma l’utilizzazione da parte dei singoli giudici di personal computer e di programmi di word processor e di data base.
Inoltre e’ stato istituito in esecuzione del disposto dell’art. 10 della legge 39/93 un Ufficio del responsabile dei sistemi informativi automatizzati. L’ufficio e’ diretto da un magistrato che deve rispondere dei risultati ottenuti non gia’ all’ ex AIPA, ma alla Presidenza del Consiglio.
Tra i progetti di rilevanza informatica finanziati dall’ ex AIPA, tramite il loro inserimento nell’ambito del periodico piano triennale, rientrano quelli prioritari di rilevanza penale ed in particolare: il sistema di informatizzazione dei registri (progetto Re.Ge.) e il sistema informativo della Direzione Nazionale e delle direzioni distrettuali antimafia (progetto Sidna/Sidda).
Il progetto Re.Ge. prevede la gestione automatizzata dei registri generali penali, a partire dal registro notizie di reato delle Procure, e l’interscambio delle informazioni di competenza tra i diversi uffici giudiziari in modo tale da realizzare un sistema informatico dell’intera area penale.
Il sistema Re.Ge. e’ attualmente in esercizio presso la quasi totalita’ degli uffici giudiziari di 1° grado e rappresenta ormai lo standard per l’informatizzazione dell’intero iter del processo penale e l’architettura delle sue Lan ben si adatta alla Rete Unica della Giustizia, ormai in fase di realizzazione avanzata.
Una particolare rilevanza hanno, in seno al progetto generale, i particolari progetti “carichi pendentiâ€, l’informatizzazione delle Procure Generali e delle Corti d’Appello e l’informatizzazione della magistratura di sorveglianza.
Il primo prevede l’invio alla banca dati del casellario centrale dei dati relativi ai soggetti che assumono la qualita’ di imputati e dei successivi aggiornamenti della posizione giuridica degli stessi, sulla base di una procedura automatica di estrazione e di invio dal sistema informatico locale al sistema centrale.
Il secondo prevede l’istituzione presso ciascuna Procura Generale di una banca dati distrettuale delle sentenze e dei procedimenti impugnabili in modo da assicurare una puntuale conoscenza e verifica dei dati sull’amministrazione della giustizia nel distretto.
Il terzo, infine, prevede la gestione informatizzata delle attivita’ del tribunale e degli uffici del giudice di sorveglianza e l’interscambio delle informazioni di competenza con la Procura Generale, con il sistema del casellario centrale e con il sistema informativo dell’amministrazione penitenziaria.
Il progetto Sidna/Sidda e’ diretto a costituire una banca dati in cui far confluire tutte le informazioni relative ai processi di criminalita’ organizzata. In particolare con tale progetto si vogliono ottenere gli obiettivi seguenti: facilitazione della composizione e della catalogazione degli atti e dei documenti; facilitazione di scambi di informazione con l’esterno, attraverso la creazione di un sistema di relazioni di dati provenienti dai vari distretti tra loro e con i dati provenienti da banche dati come l’Anagrafe Tributaria, l’Inps, la Motorizzazione ecc.; creazione di un patrimonio storico di conoscenze indipendente dalla memoria del singolo giudice e disponibile alla pluralita’ degli inquirenti interessati all’analisi ed alla valutazione dei fenomeni criminali; gestione automatizzata dei dati attraverso l’uso di sistemi informativi, che impiegano sul territorio un unico schema di rappresentazione dei dati; integrazione tra i dati gestiti dai diversi sistemi informatici, che automatizzano le diverse fasi delle attivita’ penali (registri, archivi documentali, automazione di ufficio); uniformita’ sul territorio degli strumenti e delle metodologie di lavoro usate, richiesta anche dalla elevata mobilita’ del personale impegnato (in particolare magistrati e polizia giudiziaria).
Accanto all’informatizzazione del sistema penale e’ prevista, come gia’ anticipato, l’informatizzazione del settore civile, anche se con carattere meno prioritario.
In particolare e’ stato presentato all’ ex AIPA un progetto di conversione della procedura di gestione del contenzioso civile esistente per adeguarla alle esigenze di integrabilita’ e di flessibilita’ che le nuove tecnologie informatiche consentono. Il progetto e’ destinato ad essere integrato da moduli aggiuntivi come quelli relativi alla volontaria giurisdizione, al diritto del lavoro, alle esecuzioni mobiliari ed immobiliari, alle procedure concorsuali, al giudice di pace.
Sono inoltre previsti alcuni progetti inerenti l’informatizzazione dei servizi amministrativi degli uffici giudiziari (SIAMM) e la realizzazione della rete unica per l’interconnessione dei sistemi informativi per l’amministrazione della giustizia (Casellario Centrale, DAP e CED della Corte di Cassazione) e il Polo Nazionale Informatico.
Quest’ultimo consiste nella creazione di una banca dati centrale dell’amministrazione destinata a contenere le informazioni di interesse generale provenienti dai diversi uffici giudiziari e ad essere collegata con un vasto numero di sportelli periferici per il cittadino.
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