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Pubblicate in G.U. le Linee guida in materia di digitalizzazione della P.A.

15 Febbraio 2004 Commenta

E’ indirizzata a tutte le Amministrazioni dello Stato e agli Enti pubblici sottoposti alla vigilanza ministeriale la direttiva emanata dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca in materia di digitalizzazione dell’amministrazione per l’anno 2004.
La direttiva, datata 18 dicembre 2003 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 4 febbraio scorso, s’inserisce nell’ambito di una visione unitaria ed integrata degli interventi da effettuare nel Paese, nel mondo produttivo e nelle amministrazioni pubbliche capace di coniugare l’innovazione tecnologica con la riforma federalista del Paese e di garantire, attraverso la collaborazione tra Stato centrale e autonomie locali, l’attuazione coerente e coordinata dell’e-Government in tutto il territorio nazionale.

L’innovazione tecnologica del Paese e lo sviluppo della societa’ dell’informazione rappresentano ormai un impegno prioritario di Governo. E’ per questo motivo che il Ministro Lucio Stanca, come consuetudine ormai ha emanato le Linee guida in materia di digitalizzazione dell’amministrazione anche per l’anno 2004.
Il disegno complessivo dell’innovazione digitale del nostro paese e’ in realta’ contenuto nelle «Linee guida del Governo per lo sviluppo della societa’ dell’informazione nella legislatura», approvate dal Consiglio dei Ministri il 31 maggio 2002, e condiviso con le autonomie locali con la sottoscrizione del documento «L’e-government per un federalismo efficiente: una visione condivisa, una realizzazione cooperativa».
Il processo e’ in fase di avanzata attuazione: sono, infatti, stati definiti ed avviati molteplici progetti che hanno gia’ prodotto significativi risultati. Il 2004 si configura come un anno incentrato sulla realizzazione di quanto gia’ definito e pianificato e su una decisiva accelerazione delle azioni gia’ programmate in corso di attuazione o ancora da intraprendere.
Le linee guida in argomento fissano dei settori di intervento prioritario per tutte le amministrazioni pubbliche che sono:

1) i servizi on-line per cittadini ed imprese: l’obiettivo di legislatura e’ rendere disponibili in rete, nel corso del 2005, tutti i servizi prioritari individuati nelle «Linee guida del Governo per lo sviluppo della societa’ dell’informazione nella legislatura». Si tratta di 40 servizi per i cittadini e 40 servizi per le imprese, relativi agli eventi piu’ significativi nella vita di una persona o di un’impresa, gia’ riportati nell’allegato C alla richiamata direttiva in materia di digitalizzazione per l’anno 2003.
Su questo tema alcuni importanti risultati sono gia’ stati raggiunti, come testimoniano il passaggio del nostro Paese dal dodicesimo al nono posto nel benchmarking europeo e i significativi incrementi registrati nell’utilizzo, da parte dei cittadini, dei diversi servizi gia’ offerti on-line.

Nel 2004 si dovra’ accelerare la realizzazione dei servizi non ancora on-line, a partire dai servizi prioritari ed estendendo l’iniziativa a quelli individuati da ogni amministrazione come maggiormente significativi. Nello stesso tempo, allo scopo di favorirne un piu’ ampio utilizzo da parte dei cittadini e delle imprese, sara’ opportuno fornire la massima informazione in merito, curandone la qualita’ e monitorando costantemente il grado di soddisfazione dell’utenza. Nei primi mesi del 2004 sara’ attivato dal CNIPA uno specifico programma di monitoraggio sulla effettiva diffusione dei servizi, sulla loro qualita’, sul livello di utilizzazione da parte degli utenti e sul loro gradimento.

2) accessibilita’ dei siti internet della pubblica amministrazione: e’ essenziale favorire l’accesso dei disabili agli strumenti informatici, evitando che le nuove tecnologie determinino forme di emarginazione, forse ancora piu’ pericolose di quelle tradizionali ed anzi promuovere l’uso delle medesime come fattore abilitante e di superamento delle disabilita’ e delle esclusioni. Su tale tema e’ entrata recentemente in vigore la legge che intende garantire l’accesso ai servizi ed alle risorse della pubblica amministrazione, definire gli obblighi conseguenti per tutti i soggetti che erogano pubblici servizi, favorire iniziative volte alla diffusione dell’accessibilita’ da parte di soggetti privati, definire le misure da adottare per stimolare il miglioramento e la diffusione delle tecnologie assistive. Le amministrazioni pubbliche dovranno, pertanto, rendere accessibili e, quindi, pienamente fruibili, senza discriminazione, i siti internet e tutti i «rapporti telematici» con i cittadini assicurando, almeno, i requisisti minimi di accessibilita’ richiesti e garantendo la diffusione delle tecnologie che facilitano il rapporto tra disabili e societa’ della informazione.

3) trasparenza dell’azione pubblica: dal 1° gennaio 2004, e’ diventato obbligatorio per tutte le amministrazioni l’utilizzo del protocollo informatico che riguarda, in questa prima fase, il «nucleo minimo», ossia l’automazione del registro di protocollo che rappresenta solo il primo passo verso la completa automazione degli scambi informativi e la realizzazione della trasparenza amministrativa. A tale proposito, si prevede di raggiungere, nel 2005, l’obiettivo di consentire a cittadini e imprese l’accesso on-line allo stato delle proprie pratiche nel 70% degli uffici pubblici. Nel 2004 sara’, quindi, necessario accelerare, in tutti gli uffici, la realizzazione delle altre componenti (gestione del workflow delle pratiche, archiviazione elettronica e gestione documentale) ed ampliare significativamente la disponibilita’ di accesso esterno alle proprie pratiche.

4) efficienza delle amministrazioni, in particolare posta elettronica e documento elettronico: la diffusione della posta elettronica e dell’utilizzo di documenti elettronici e’ presupposto indispensabile alla migliore efficienza interna. Il progetto @P@, curato dal CNIPA, rappresenta per tutte le amministrazioni statali il punto di riferimento per ogni iniziativa, sia per quanto riguarda la partecipazione alle iniziative comuni (posta certificata, indice P.A.), sia per quanto riguarda il sostegno ai progetti specifici di ogni amministrazione.

5) distribuzione ai dipendenti pubblici di carte elettroniche multiservizi: la distribuzione ai dipendenti pubblici di carte elettroniche multiservizi rappresenta un obiettivo il cui raggiungimento merita particolare attenzione in quanto consente di operare con lo stesso documento un controllo sia al momento dell’accesso agli uffici sia al momento della richiesta di fruizione di servizi pubblici o di accesso alle informazioni, nel rispetto delle necessarie regole di riservatezza. La carta multiservizi smart-card coerente con gli standard stabiliti per la Carta nazionale dei servizi, risponde a queste esigenze, comprendendo, per i dirigenti e i funzionari abilitati, la disponibilita’ della firma digitale.

6) sicurezza delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: le amministrazioni dovranno, al piu’ presto, adeguare le propria struttura, almeno, ai livelli di sicurezza minimi richiesti, rivolgendo l’attenzione sia all’ambito organizzativo che alla realizzazione di attivita’ operative. In merito al primo aspetto, in ogni amministrazione e’ necessaria, almeno, la nomina del «Consigliere tecnico per la sicurezza ICT del Ministro», allo scopo di individuare un referente unico e permanente sulla sicurezza ICT.
In merito, poi, all’aspetto operativo si ritiene opportuno non limitare le iniziative di controllo ad un’unica occasione di verifica, ma operare test periodici di valutazione del livello di sicurezza raggiunto, da ripetere almeno ogni volta che siano mutate le condizioni di riferimento.
Entrambe tali iniziative mirano ad agevolare il flusso delle informazioni e consentire un approccio condiviso ed unitario al problema della sicurezza ed a creare un coordinamento tra gli stessi referenti. A tale scopo, nel corso dell’anno, sara’ operata la raccolta dei dati di sintesi relativi all’autovalutazione e, attraverso riunioni periodiche, operato il coordinamento per il controllo delle attivita’ pianificate in ogni amministrazione al fine di concordare le opportune azioni correttive, eventualmente necessarie ad uniformare il livello di sicurezza globale nella pubblica amministrazione.

7) lo sviluppo delle competenze: lo sviluppo del processo di digitalizzazione richiede un parallelo sviluppo delle competenze del personale delle pubbliche amministrazioni;. a tal fine il CNIPA provvede a realizzare programmi di formazione, anche on-line (e-learning), agli addetti e ai dirigenti degli uffici del protocollo informatico.
Poiche’, peraltro, molte amministrazioni hanno avviato programmi di alfabetizzazione informatica ed attivato iniziative di formazione in modalita’ e-learning, sono in corso di emanazione le «Linee guida per i progetti formativi in modalita’ e-learning nelle pubbliche amministrazioni» che saranno diffuse unitamente alla emananda, apposita direttiva in materia.

La direttiva, le linee guida ed il relativo vademecum forniranno le necessarie indicazioni metodologiche e tecniche, favorendo l’introduzione nelle amministrazioni della formazione con il supporto delle tecnologie «Technology Enhanced Learning», la cui adozione e’ fortemente incentivata a livello comunitario. La prevista realizzazione di un portale dedicato e di un repository di materiali didattici fruibili in rete accelerera’ il processo di informatizzazione della formazione presso le pubbliche amministrazioni.
Di particolare rilevanza e’ anche l’inserimento tra gli obiettivi da raggiungere entro l’anno 2004 di un altro importante progetto del Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie cioe’ il sistema pubblico di connettivita’ che rappresenta la necessaria infrastruttura abilitante per l’erogazione dei servizi tra Pubblica Amministrazione Centrale e Locale, tra Pubblica Amministrazione e Imprese, tra Pubblica Amministrazione e Cittadino. Come risulta dalle Linee guida del Governo per lo sviluppo della societa’ dell’Informazione nella legislatura il Sistema Pubblico di connettivita’ e’ la naturale evoluzione della Rete Unitaria, che collega le Pubbliche Amministrazioni Centrali. Ad esso potranno contribuire le reti regionali che garantiscono l’interconnessione tra e con le Pubbliche Amministrazioni Locali.
Il sistema si avvale di una molteplicita’ di fornitori operanti sul mercato, persegue l’obiettivo di realizzare un’infrastruttura per la connettivita’ degli Enti che costituiscono la Pubblica Amministrazione, e costituisce un’infrastruttura aperta all’interscambio sicuro ed efficiente anche con le imprese ed i cittadini”. Il sistema comprendera’ funzioni di supporto e di utilita’ generale (ad es. collegamento ad Internet, posta elettronica “sicura”, disponibilita’ di banche dati, “bacheche” dei servizi delle Amministrazioni, etc); tra queste in particolare saranno presenti funzioni di cooperazione applicativa, che consistono in procedure che consentono a piu’ utenti della Rete di condividere ed, eventualmente, modificare informazioni appartenenti a piu’ Amministrazioni, fornendo, ad esempio, il necessario supporto informativo ed istruttorio alle decisioni, nella considerazione che la Rete deve prima di tutto consentire e garantire la condivisione delle informazioni, vero e proprio patrimonio pubblico, attualmente gestito ed accessibile soltanto all’Amministrazione proprietaria dei dati e, dunque, ampiamente sottoutilizzato.

Presupposto fondamentale per il funzionamento del nuovo sistema pubblico di connettivita’ e’ la piena disponibilita’ di servizi a larga banda che costituisce un insostituibile fattore abilitante per l’attuazione della Societa’ dell’Informazione ed e’ essenziale per lo sviluppo del Paese, sia in termini di crescita economica e culturale, sia in termini di qualita’ dei servizi offerti ai cittadini.
Lo sviluppo e’ il tema centrale oggi per tutti i Paesi economicamente avanzati. Si pone particolare attenzione ai meccanismi per riattivarlo, per renderlo duraturo, equilibrato e socialmente equo. Molti sono i modelli e gli scenari su cui anche la politica italiana si sta confrontando, dal dibattito sul Patto di stabilita’ e di crescita alla rimodulazione del welfare, dalle politiche monetarie alle regole del commercio internazionale, ma sui grandi temi della conoscenza e dell’innovazione, come principali motori per la crescita e la competitivita’, ormai c’e’ piena adesione e consapevolezza dell’urgenza con cui devono essere affrontati.
L’innovazione e’ oggi finalmente al centro dell’attenzione governativa. Cruciale al tema dell’innovazione e’ certamente la Ricerca e Sviluppo, le cui risorse pubbliche e private sono da anni molto inferiori a quelle delle maggiori economie mondiali, su cui un grande dibattito si e’ opportunamente acceso e un programma complessivo di rinnovamento e’ iniziato.

Ma la Ricerca e Sviluppo non e’ di per se’ sufficiente e vanno promosse altre forme di innovazione nelle organizzazioni, nei processi gestionali, produttivi, distributivi e d’approvigionamento, un’innovazione diffusa che ha nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione l’indispensabile strumentazione abilitante.
L’innovazione deve avere una portata, una pervasivita’ e un’incidenza molto piu’ ampia e capillare, deve toccare tutti i gangli vitali dell’economia e della societa’, nel pubblico e nel privato, deve essere componente primaria di un moderno Sistema Paese.
Come ha sostenuto lo stesso Ministro Stanca le tecnologie digitali costituiscono un potente motore d’innovazione e gli stessi progressi della ricerca sarebbero impensabili senza l’uso intensivo di queste tecnologie. Il loro avvento segna l’inizio di una terza rivoluzione industriale, o postindustriale, in cui il crescente spostamento dei fondamentali della crescita dalla produzione di beni materiali a quella di servizi immateriali, dalla realizzazione di un prodotto alla sua ideazione e concezione, determina la nuova centralita’ della conoscenza, dell’informazione, dell’accesso alle reti come strumento di creazione di valore sociale ed economico.

Queste tecnologie trasformano il modo di fare impresa, di differenziarsi ed essere competitivi, di fare Pubblica Amministrazione, cambiano gli stili di vita e di consumo, i comportamenti, attivano la circolazione della conoscenza e aprono opportunita’ nuove per tutti, come nuovi sono i problemi che pongono e che vanno compresi ed affrontati.
L’Italia, negli anni, ha investito poco in queste tecnologie ed in particolare in quelle informatiche in cui non e’ andata oltre il 65% della media dell’Unione Europea e il 40% degli Stati Uniti. Ed anche per questo il nostro Paese, malgrado i suoi valori di imprenditoria e di lavoro, ha accumulato un serio differenziale di produttivita’ e quindi di competitivita’, un differenziale irrecuperabile senza un grande ed urgente impegno innovativo.

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