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La Carta Nazionale dei Servizi entra nel circuito Bankpass Web

16 Giugno 2004 Commenta

La Carta Nazionale dei Servizi verra’ accettata come sistema di riconoscimento per i pagamenti on-line tramite Bankpass Web. E’ stato infatti stipulato un importante accordo in tal senso tra il CNIPA – Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, e l’e-Committee dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana).
Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca intervenendo a Bologna nel corso della presentazione delle nuove opportunita’ offerte dalla CNS, ha precisato che il sistema decollera’ in via sperimentale da Bologna e Verona per essere poi progressivamente esteso a tutto il territorio nazionale.
La Carta Nazionale dei Servizi, quindi, da chiave personale di accesso on-line alla P.A. diventa anche strumento sicuro per i pagamenti telematici di tasse, prestazioni e servizi erogati dagli uffici pubblici, rendendo cosi’ piu’ agevoli e comodi i rapporti che imprese e cittadini intrattengono con la Pubblica amministrazione.

Queste nuove prestazioni sono state proposte dal CNIPA, che ne ha sostenuto anche l’applicazione, nell’ambito delle attivita’ per favorire l’uso della CNS.
Esse, in sostanza, integrano diversi strumenti di pagamento in un unico ambiente virtuale, offrendo cosi’ ai cittadini la possibilita’ di effettuare pagamenti telematici in totale sicurezza, in quanto con Bankpass Web i numeri delle carte di pagamento non viaggiano mai su Internet.
Questo rende possibili ed altrettanto sicuri gli acquisti effettuati anche con il PagoBancomat oltre che con le carte di credito.
Il Ministro Stanca ha ricordato che la politica d’innovazione tecnologica, specie digitale, e’ centrale nell’azione del Governo, per sostenere la competitivita’ oltre che per radicare la modernizzazione del sistema Paese, attraverso una costante integrazione tecnologica fra la Pubblica amministrazione centrale e quelle regionali e locale.
Livio Zoffoli, presidente del CNIPA, ha sottolineato che il sistema Bankpass Web e’ al momento l’unico sistema di pagamento integrabile con la maggior parte degli strumenti di pagamento esistenti e non vincolante per l’utente, ossia cittadino o impresa, ad un rapporto con una determinata banca: la piattaforma tecnologica realizzata da e-Committee e’ infatti condivisa ed utilizzata dalla maggior parte delle banche presenti nelle aree interessate dai progetti di e-Government e puo’ essere gestito da piu’ societa’, nel rispetto del Regolamento di Bankpass Web, definito dalla stesso e-Committee.
Si ricorda che il Consiglio dei Ministri nella riunione n. 146 del 20 febbraio 2004 ha approvato un decreto presidenziale concernente la diffusione della Carta nazionale dei servizi,intesa come smart card che ogni pubblica amministrazione avra’ facolta’ di rilasciare per avviare una vera e propria comunicazione telematica con l’utente attraverso l’accesso in rete a tutti i servizi forniti per via telematica.
La card in sostanza e’ il ‘passe-partout’ digitale con cui i cittadini, attraverso l’utilizzo di un unico standard tecnologico, potranno accedere da dovunque ai servizi offerti in rete dalla Pubblica Amministrazione elettronica (e-Government). Non solo. Lo standard individuato e’ aperto ad altre applicazioni proprio per sostenere lo sviluppo dell’e-Government, come la firma digitale, la tessera sanitaria personale, il codice fiscale.

Attraverso la “CNS”, i cittadini potranno dialogare on line, da casa o dall’ufficio, con la Pubblica Amministrazione per ottenere documenti, servizi ed informazioni, inserendo questo passe-partout elettronico in un apposito lettore applicabile a qualsiasi personale computer. Questo consentira’ un risparmio di tempo e di denaro rendendo cosi’ piu’ trasparente ed efficace il rapporto tra cittadini/utenti e uffici pubblici.
Questa sorta di bancomat, che eliminera’ le file agli sportelli, conterra’ tutti i dati identificativi della persona, che consentono – attraverso un codice numerico personale – l’identificazione certa e sicura per accedere subito ai servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni.
La “CNS”, che incrementera’ e velocizzera’ lo sviluppo e la fornitura dei servizi in rete da parte delle pubbliche amministrazioni, e’ di fatto un’anticipazione della Carta d’identita’ elettronica, ma da essa differisce per l’assenza della fotografia del titolare e, quindi, non e’ documento di identificazione.
Proprio perche’ la “CNS” non viene utilizzata con funzioni di riconoscimento a vista, le modalita’ di formazione ed emissione saranno piu’ flessibili comportando il coinvolgimento di tutte le pubbliche Amministrazioni e degli operatori di mercato, in particolare i certificatori, che gia’ oggi operano in questo settore con i necessari requisiti di sicurezza e qualita’.
Come e’ noto la carta d’identita’ elettronica e la carta nazionale dei servizi nascono da un’idea progettuale con la legge Bassanini n. 127/97, quando apparve chiaro che molti comuni in Italia volevano realizzare una carta della citta’ con cui offrire ai cittadini differenti tipologie di servizi.
Successivamente sono rientrate come uno degli obiettivi principali del piano di e-government ed anche il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca nella sua prima Direttiva sulle linee guida in materia di digitalizzazione dell’amministrazione ha considerato la carta d’identita’ elettronica una tappa fondamentale di quel percorso tracciato dal Governo diretto a favorire una sempre maggiore e razionale informatizzazione della P.A. consentendo l’accesso on-line ai servizi pubblici da parte di cittadini ed imprese.

I progetti della carta d’identita’ elettronica e della carta nazionale dei servizi, congiuntamente alla firma digitale, sono attualmente individuati nelle politiche di e-government quali strumenti attraverso i quali i cittadini potranno utilmente avvalersi della rete per usufruire di nuovi servizi erogati per via telematica dalle amministrazioni pubbliche.
Tali tematiche, tra l’altro, rientrano tra i progetti di emissione di una carta nazionale dei servizi, introdotta nell’ordinamento dall’articolo 8 del decreto legislativo 23 febbraio 2002 n. 10, in attuazione della direttiva 1999/93/CE in materia di firme elettroniche.

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La Carta Nazionale Dei Servizi Entra Nel Circuito Bankpass Web

15 Giugno 2004 Commenta

ROMA. E’ stato stipulato di recente un importante accordo tra il CNIPA -Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, el’e-Committee dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana), in base al quale laCarta Nazionale dei Servizi – CNS verra’ accettata come sistema diriconoscimento per i pagamenti on-line tramite Bankpass Web.Il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca intervenendo aBologna nel corso della presentazione delle nuove opportunita’ offerte dallaCNS, ha precisato che il sistema decollera’ in via sperimentale da Bologna eVerona per essere poi progressivamente esteso a tutto il territorionazionale.La Carta Nazionale dei Servizi, quindi, da chiave personale di accessoon-line alla P.A. diventa anche strumento sicuro per i pagamenti telematicidi tasse, prestazioni e servizi erogati dagli uffici pubblici, rendendo cosi’ piu’ agevoli e comodi i rapporti che imprese e cittadini intrattengono conla Pubblica amministrazione.Queste nuove prestazioni sono state proposte dal CNIPA, che ne ha sostenutoanche l’applicazione, nell’ambito delle attivita’ per favorire l’uso dellaCNS.Esse, in sostanza, integrano diversi strumenti di pagamento in un unicoambiente virtuale, offrendo cosi’ ai cittadini la possibilita’ di effettuarepagamenti telematici in totale sicurezza, in quanto con Bankpass Web inumeri delle carte di pagamento non viaggiano mai su Internet.Questo rende possibili ed altrettanto sicuri gli acquisti effettuati anchecon il PagoBancomat oltre che con le carte di credito.Il Ministro Stanca ha ricordato che la politica d’innovazione tecnologica,specie digitale, e’ centrale nell’azione del Governo, per sostenere lacompetitivita’ oltre che per radicare la modernizzazione del sistema Paese,attraverso una costante integrazione tecnologica fra la Pubblicaamministrazione centrale e quelle regionali e locale.Livio Zoffoli, presidente del CNIPA, ha sottolineato che il sistema BankpassWeb e’ al momento l’unico sistema di pagamento integrabile con la maggiorparte degli strumenti di pagamento esistenti e non vincolante per l’utente,ossia cittadino o impresa, ad un rapporto con una determinata banca: lapiattaforma tecnologica realizzata da e-Committee e’ infatti condivisa edutilizzata dalla maggior parte delle banche presenti nelle aree interessatedai progetti di e-Government e puo’ essere gestito da piu’ societa’, nelrispetto del Regolamento di Bankpass Web, definito dalla stesso e-Committee.Si ricorda che il Consiglio dei Ministri nella riunione n. 146 del 20febbraio 2004 ha approvato un decreto presidenziale concernente ladiffusione della Carta nazionale dei servizi,intesa come smart card che ognipubblica amministrazione avra’ facolta’ di rilasciare per avviare una vera epropria comunicazione telematica con l’utente attraverso l’accesso in rete atutti i servizi forniti per via telematica.La card in sostanza e’ il ‘passe-partout’ digitale con cui i cittadini,attraverso l’utilizzo di un unico standard tecnologico, potranno accedere dadovunque ai servizi offerti in rete dalla Pubblica Amministrazioneelettronica (e-Government). Non solo. Lo standard individuato e’ aperto adaltre applicazioni proprio per sostenere lo sviluppo dell’e-Government, comela firma digitale, la tessera sanitaria personale, il codice fiscale.Attraverso la “CNS”, i cittadini potranno dialogare on line, da casa odall’ufficio, con la Pubblica Amministrazione per ottenere documenti,servizi ed informazioni, inserendo questo passe-partout elettronico in unapposito lettore applicabile a qualsiasi personale computer. Questoconsentira’ un risparmio di tempo e di denaro rendendo cosi’ piu’trasparente ed efficace il rapporto tra cittadini/utenti e uffici pubblici.

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