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Fumatori, la conferma! “Smetti & Vinci”, poco concorso a premi, molto screening di massa

10 Aprile 2006 Commenta

Cari fumatori il concorso “Smetti e Vinci” ha poco del classico concorso a premi, mentre è un vero e proprio screening di massa sui fumatori italiani aggiornato ad ogni edizione ed arricchito da indagine telefoniche “fuori concorso”, volto soprattutto alla profilazione delle abitudini di consumo, con l’individuazione della categoria professionale di appartenenza e l’individuazione del datore di lavoro.


La conferma arriva proprio dalla documentazione frettolosamente pubblicata in questi giorni sul sito del concorso – a seguito della pubblicazione di questo articolo – sicuramente con  l’intenzione di raggiungere altro obiettivo, forse quello di “legalizzare” un’attività che certamente si muove verso scopi meritevoli d’ogni tutela –fornire un incentivo, anche per il tramite di un concorso a premi, a chi volesse smettere di fumare– e che assolutamente qui non si vuole valutare.


Per chiarezza la critica si muove verso le lacunose regole di svolgimento del concorso e sul mancato rispetto del Codice della privacycritica che si rafforza pensando che il concorso è promosso da una ULSS (n. 14 Chioggia) ed appoggiato da: Regione Veneto ed Emilia-Romagna, Istituto superiore di sanità, Organizzazione mondiale della sanità, Rete italiana dai centri antifuno, Lega italiana per la lotta contro i tumori, Federazione italiana medici di famiglia, Ministero della salute. Strutture che fondano la loro esistenza sulla tutela della salute pubblica e della dignità della persona, che hanno compiuto solo una superficiale verifica dell’iniziativa. Amministrazioni che per l’occasione si affiancano a “sponsor” commerciali come FederFarma (federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacie italiani), AssoFarm (federazione che tutela gli interessi delle aziende e dei servizi farmaceutici pubblici) e WeightWatchers, che paga i premi.


Ma cos’è “Smetti & Vinci”? È un concorso a premi internazionale, giunto alla quarta edizione, promosso dall’ULSS n. 14 di Chioggia. Premia chi smette di fumare per almeno 4 settimane ed è aperto a tutti i fumatori maggiorenni residenti in Italia. All’atto dell’iscrizione –dopo aver risposto a molte, molte domande– si devono indicare anche i dati anagrafici di un testimone. Ai vincitori i premi, ma solo se negativi a due test clinici: valore di monossido di carbonio nel respiro e quantità di cotinina nelle urine.


Nel precedente articolo si evidenziava la fumosità del regolamento, l’assenza di una chiara informazione, mancando molti degli elementi essenziali richiesti dalla norma di riferimento.
Solo ad esempio si riporta il testo dell’art. 5 – Soggetti promotori delle manifestazioni a premio – 1. I concorsi e le operazioni a premio sono effettuati soltanto da imprese produttrici o commerciali fornitrici o distributrici dei beni o dei servizi promozionati e dalle organizzazioni rappresentative dell’associazionismo economico tra imprese costituite sotto forma di consorzi e di società anche cooperative. […]

Ma veniamo al modo con cui vengono (mal)trattati i dati personali degli iscritti. Domandare quante sigarette si fumano e da quanti anni … significa “profilare” le abitudini di consumo del soggetto; chiedere il “nome e l’indirizzo” del datore di lavoro … significa raccogliere dati non pertinenti ed eccedenti le finalità di un concorso a premi; omettere di indicare a chi saranno comunicati/diffusi i dati raccolti ed i risultati delle analisi, terminate le operazioni del concorso … configura una precisa violazione normativa.


La prova, nella lettera inviata dal Ministero della salute – Direzione generale della prevenzione sanitaria il 7 aprile 2006 agli “Assessorati alla sanità delle regioni e provincia autonome di Trento e Bolzano”, parte di quella documentazione che si richiamava e pubblicata sul sito “smettievinci.it”. Oltre ad indicare “i numeri” dei partecipanti delle singole edizioni: anno 1998 = 2.460, anno 2000 = 5.900, anno 2002 = 6.370, anno 2004 = 8.168; il Ministero dice: “Nel maggio 2005 è stata condotta un’indagine telefonica su un campione di circa 1.000 partecipanti al concorso. Sono state realizzate 1.009 interviste ed il 39.5% degli intervistati ha dichiarato di essere […]”
Sorgono spontanee nuove domande che si affiancano a quelle tecnico-giuridiche già espresse â€¦ per conto di chi è stata condotta l’indagine telefonica … come si sceglie il “campione rappresentativo” … i nominativi iscritti alla varie edizioni sono confrontati per far emergere le reiterate iscrizioni e la modifica della quantità di sigarette fumate … da chi e per quanti anni vengono conservati i dati personali dei fumatori e le loro abitudini di consumo … i dati personali sono a disposizione degli “sponsor commerciali” … non sono forse diverse le finalità del successivo utilizzo rispetto al quelle prospettate attraverso l’informativa resa all’atto dell’iscrizione al “concorso a premi”… può balenare alla mente il risvolto commerciale, pensando che spesso si ricorre a supporti farmacologici per “smettere” di fumare … quali le domanda somministrate nell’intervista …


Insomma, troppe domande non trovano risposta. Si rafforza quindi la prima impressione.


Rinnovo che l’obiettivo medico e sociale è meritevole d’ogni tutela … condotto certamente in buona fede da “medici in prima linea”, ma in modo assolutamente disinvolto, per altro attraverso lampanti e reiterate violazioni normative, non tenendo in alcun conto i principi della “privacy” e del rispetto e dignità della persona che diventa “informazione commerciale”, vuoi anche per la “inquinante” presenza proprio di “imprese produttrici o commerciali fornitrici o distributrici dei beni o dei servizi…”.

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