Facebook e l’illusione della privacy
Negli ultimi tempi sembra che Mark Zuckerberg, Ceo e fondatore di Facebook, voglia divertirsi con i propri utenti ammettendo i propri errori sulla privacy e lanciando dubbi proclami su radicali cambiamenti in materia di riservatezza.
A questo punto credo che sia venuto il momento, invece di chiarire le cose una volta per tutte e cioe’ che la privacy su facebook e’ impossibile in quanto blindare il social network significherebbe la sua fine oltre ad essere estremamente difficile.
Come e’ possibile pensare che una piattaforma tipica del web 2.0 che si fonda sulla condivisione dei saperi e quindi delle informazioni possa rispettare la privacy degli utenti? Non e’ una contraddizione in termini?
Facebook ha visto il proprio successo grazie proprio alla sua versatilita’ ed a quella delle varie applicazioni. Diciamolo pure, e’ andato a stuzzicare l’insanabile curiosita’ di tutti gli utenti che spesso riescono a sapere molte cose anche di chi non e’ amico e che e’ presente sul social network.
Chi di noi non e’ andato a curiosare sulle info o sulle immagini di utenti amici e non, presenti su facebook?
D’altro canto la tecnologia che e’ alla base del social network e’ incompatibile con policy privacy estremamente rigide e per quanto uno voglia blindare il proprio profilo prima o poi trovera’ un’applicazione che invadera’ la propria sfera personale. Quindi Zuckerberg potra’ inventarsi qualsiasi clausola o opzione a tutela della privacy, ma sara’ sempre una mera illusione e di cio’ ne e’ sicuramente consapevole.
Facebook va accettato per quello che e’, cioe’ una grande finestra sul mondo che mai potra’ escludere il solito guardone.
Michele Iaselli/StudioCelentano.it
Scritto da Redazione StudioCelentano.it
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