Google cerca la Cina
Annunciata la revoca del redirect verso il portale di Hong Kong. Google sfoggia diplomazia per riconquistare la Cina.
MOUNTAIN VIEW, CA (USA). Con tutti i suoi problemi di censura, la Cina è pur sempre una delle realtà più grandi (e in continua crescita) della Rete. Forse è per questo che i vertici di Google stanno cercando di riallacciare il filo del dialogo con il Governo cinese.
Dopo aver fatto muro contro muro a marzo scorso, Google ha annunciato che toglierà il redirect degli utenti verso il portale senza censure Google.com.hk. La notizia è stata affidata alle parole di David Drummond, al vertice dell’ufficio legale di Google, il quale ha argomentato le ragioni che hanno portato a una tale decisione.
Da quando è stato lanciato il portale Google.cn, inizia il post di Drummond, è stato fatto tutto il possibile per aumentare l’accesso all’informazione, con rispetto comunque delle leggi cinesi. In maniera più che candida, Drummond ammette che la licenza di content provider scade domani, 30 giugno, e, pertanto, Google ha tutto l’interesse a proseguire il rapporto di lavoro dentro la Muraglia. Il Governo cinese ha precisato, infatti, che se persisterà l’attività di reindirizzamento degli utenti verso il portale di Hong Kong, piuttosto che mantenerli su Google.cn, la licenza non verrà rinnovata.
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]
Scritto da Redazione StudioCelentano.it
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