Flattr, con-dividiamo micropagamenti
Dalle menti creative di alcuni ex-affiliati a The Pirate Bay viene fuori un’idea originale per remunerare chi produce contenuti on line.
LIMHAMN (SWEDEN). Quante volte, durante la navigazione, abbiamo trovato particolare interesse per un contenuto e avremmo voluto dare una piccola remunerazione al suo autore?
Al di là dello spirito di condivisione del tutto gratuita, in Rete vi sono sempre più autori che si impegnano fortemente per la produzione di idee trasformate in opere, le quali vengono fruite in Internet senza la minima remunerazione.
Sì, certamente, vi sono le donazioni tramite PayPal, ma le resistenze nella necessità di inserire le nostre credenziali per trasferire somme modeste (anche 0,01 Eur) molto spesso ci fanno soprassedere.
Con Flattr si risolvono queste problematiche. Chi si registra a Flattr lo fa con lo spirito di pagare una piccola somma mensile (minimo 2 Eur), che verrà corrisposta all’autore che più ci aggrada, sempre che abbia sul proprio sito il bottone di Flattr. Se un contenuto ci piace, facciamo click sul bottone posto in corrispondenza dell’opera, come se volessimo dire Mi piace, nel mondo di Facebook. Alla fine del mese, la nostra somma corrisposta per l’abbonamento verrà divisa equamente fra tutti i produttori di contenuti, che ci sono particolarmente piaciuti. I nostri soldi verranno divisi tante volte quanto saranno i nostri click negli appositi bottoni di gradimento (Flattr).
La conoscenza di questo nuovo social micro-payment si sta gradualmente allargando, da quando è stato rilasciato in versione di beta testing (alcuni mesi fa), ed è al centro del grande interesse degli operatori del settore, che cercano di trovare soluzioni innovative e creative per poter ricompensare in qualche modo i produttori di contenuti sul Web.
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]
Scritto da Redazione StudioCelentano.it
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