Il Garante privacy italiano ha annunciato oggi di aver inviato alla magistratura il fascicolo relativo alle proprie indagini sulla querelle Street View.

ROMA. Con fermezza, il Garante per il trattamento dei dati personali ha dichiarato oggi di aver consegnato alle autorità competenti il fascicolo relativo alle proprie indagini sulla questione Street View.
Le auto di Google, infatti, hanno scorrazzato per l’Italia fotografando ogni centimetro quadrato visibile dalle strade, catturando, però, anche dati da reti wireless, che hanno incontrato nel proprio cammino. Il Garante privacy, dopo aver chiesto di bloccare qualunque trattamento sui dati eventualmente raccolti, ha avviato una indagine per approfondire l’argomento (maggio 2010). Google, che non ha negato di aver incrociato questi dati, ha sempre affermato di non aver effettuato alcuna comunicazione né alcun trattamento in generale di quelle informazioni, negando che si tratti di veri e propri dati personali, perché troppo frammentati per individuare alcun soggetto.
Il Garante, però, non è d’accordo e ha passato il testimone alla magistratura, che ora farà il suo corso.
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]

Scritto da Redazione StudioCelentano.it