Cassazione:no carcere per terminali
31 Dicembre 2003
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(ANSA) – ROMA, 30 DIC – La Cassazione stabilisce che non possono rimanere in carcere i detenuti cardiopatici che sono arrivati a uno stadio terminale della malattia. E comunque, in generale, chi soffre gravemente di cuore – se e’ recluso in carcere per scontare una condanna – deve essere trasferito in strutture penitenziarie con un pronto soccorso interno adeguato alle improvvise fibrillazioni cardiache. Lo sottolinea la V Sezione penale della Cassazione con la sentenza 49442.
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