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Ancora Rischiose Le Transazioni Con Carte Di Credito

2 Gennaio 2004 Commenta

CATANIA. Un nuovo caso di truffa ai danni di possessori di carte di creditosi e’ verificato a Catania. Due giovani Fabio Berti ed Emilio Gangemi dopoessersi collegati ad Internet dalla postazione di un Internet Pointeffettuavano transazioni finanziarie e acquisti per migliaia di eurodigitando i codici di carte di credito di ignari intestatari. I responsabilisono stati arrestati in flagranza di reato da un agente della poliziapostale libero dal servizio. L’ agente, dopo aver visto i due, noti agliinvestigatori, entrare nell’ Internet point, li ha seguiti e si e’ seduto aduna postazione vicina a quella di Berti e Gangemi. Dopo essersi accorto diquello che stavano facendo l’ agente li ha bloccati e arrestati. La Poliziapostale ha sequestrato il computer dell’ internet point, alcune carte dicredito e sei telefoni cellulari trovati in possesso dei due arrestati.Il problema della truffa tramite carte di credito falsificate o codici dicarte reperiti on line e’ ormai tristemente noto e cio’ che per la verita’piu’ colpisce e’ la mancanza di rimedi efficaci nonostante l’attualeprogresso tecnologico che, anzi sotto questo aspetto, sembra favorire piu’il crimine che la giustizia.Come e’ noto la carta di credito e’ fornita sul retro di una bandamagnetica, cioe’ una striscia di materiale magnetizzabile. La banda e’suddivisa in tre tracce: le prime due sono registrate in modo permanente epossono essere solo lette, la terza traccia si presenta meno sicura inquanto puo’ essere sia letta che scritta.Anche se nelle transazioni on line la truffa presenta maggiori probabilita'(mediante le tecniche di “sniffing” e’ possibile catturare dati durante letransazioni in Rete oppure direttamente dai database delle societa’ die-commerce o delle banche), e’ opportuno ricordare che la truffa, spesso evolentieri, viene eseguita anche al di fuori di Internet.I meccanismi piu’ diffusi sono i seguenti:1. un dipendente infedele di un esercizio commerciale puo’ copiare il numeroe la scadenza di una carta di credito di un cliente. Al di la’ dellapossibilita’ di utilizzare gli stessi dati on line, puo’ cederli ad unesperto di “skimming” (o puo’ esserlo egli stesso) che tramite unparticolare strumento denominato “skimmer” collegato all’apparecchiaturaufficiale “succhia” i codici segreti (tale operazione puo’ anche essereeseguita contestualmente al momento dell’utilizzo della carta di credito).Successivamente viene eseguita la clonazione vera e propria con iltrasferimento della banda magnetica acquisita dall’originale su cartescadute, smarrite o rubate che vengono cosi’ riprogrammate per esseretranquillamente utilizzate.2. Altro sistema e’ il c.d. “boxing” cioe’ il furto delle carte inviatetramite posta insieme al codice di attivazione, o comunque la lorointercettazione al fine della clonazione.3. Un’altra tecnica meno diffusa e’ il c.d. “trashing” che si fonda sullaricerca degli scontrini di carte di credito.

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