Certificazioni violate. Scoppia il caso della certification authority DigiNotar, che è incappata in un grosso guaio.

BEVERWIJK (THE NETHERLANDS). Ritorna come un boomerang la notizia delle certificazioni violate, emesse da DigiNotar.
La società fiamminga, attiva nel settore delle certification authority, ha emesso a luglio, infatti, un certificato digitale per google.com di cui non vi è alcuna autenticità. Dunque, è falso. L’accaduto è da ricondurre, molto probabilmente, a uno o più malintenzionati utenti del Web, che hanno obiettivi potenzialmente dirompenti.
Le autorità di certificazione, infatti, sono l’anello sicuro di moltissime comunicazioni delicate, che avvengono in Rete. Sferrare un attacco a una di queste autorità fornisce la possibilità di far credere veritieri certificati che non lo sono. Lo scopo di questi criminali informatici è quello di sottrarre informazioni personali, senza che venga in alcun modo percepito il pericolo né dall’ignaro utente né dall’ingannato sistema di sicurezza.
L’elenco dei certificati falsi si è allungato in queste ore. Sono oltre 500 e fanno paura a molte agenzie di intelligence, che hanno già sguinzagliato i migliori mastini telematici per tappare pericolosissime falle.
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]

Scritto da Redazione StudioCelentano.it