2011. Cloud computing
Stilare un bilancio del 2011 in campo tecnologico è cosa certamente ardua. Tante sono le novità e le tecnologie che si sono avvicendate in questi 365 giorni. Sicuramente, però, fra i più importanti protagonisti vi è stata la tecnologia del cloud computing.
FOGGIA. Il 2011 per il mondo Ict è stato attraversato da una galassia di novità tecnologiche.
Fra quelle che hanno lasciato il segno vi è la tecnologia del cloud computing. In realtà, questo strumento/servizio non è del tutto nuovo, ma si possono far risalire diversi operatori del mondo Ict che hanno rilasciato soluzioni di cloud computing negli anni passati. Allora, qual è la vera novità che fa parlare di cloud computing come uno dei servizi più in voga del 2011?
La risposta va data nella realizzazione (da parte di tanti operatori Ict) di strutture più complesse della semplice archiviazione in remoto o della utilizzazione di software a distanza. L’integrazione delle piattaforme software (più o meno aperte) con soluzioni di esternalizzazione di memorie a distanza ha portato in dono agli utenti una enorme disponibilità di spazio in remoto abbinata alla facilità di utilizzo dei device usati.
E’ proprio questa facilità la leva su cui i più grandi player del settore hanno fatto peso. Un esempio per tutti è iCloud di Apple. Il servizio (gratuito fino a 5 GB di spazio) è stato lanciato a ottobre scorso, come evoluzione del precedente sistema MobileMe. Con iCloud gli utenti non solo trovano un facile strumento di archiviazione in remoto, ma anche di sincronizzazione in automatico (fra tutti i dispositivi Apple dell’utente) di musica, applicazioni, foto, e-mail, contatti, calendari, ecc.
Anche altri operatori del settore hanno rilasciato quest’anno sistemi di cloud computing all’avanguardia, come Google e Amazon (nel settore musicale), Microsoft (con il pacchetto di applicazioni per ufficio), Dropbox, ecc.
Le nuvole, però, non sono sempre così serene. Diverse sono le problematiche sollevate dall’utilizzo in massa di tecniche di cloud computing (privato o pubblico che sia). Fra i grattacapi in materia di privacy e gli interrogativi in tema di diritto d’autore, passando per le complicate criticità nel campo della sicurezza informatica, le nuvole del cloud computing rischiano di minacciare temporali.
Per questo, sebbene la tecnologia sia venuta incontro alle esigenze di più facile gestione per gli utenti (e i risparmi in termini di costi e di spreco di risorse energetiche), vi sono ancora numerose ritrosie al suo pieno utilizzo, che si spera, nel 2012, vengano superate.
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]
Scritto da Redazione StudioCelentano.it
Commenta!