Sorbitolo. Tutti un passo indietro
Dopo la tragica morte della donna di Barletta, cui è stato somministrato del sorbitolo acquistato on line, si fa luce sul fenomeno dei farmaci venduti in Rete.
BARLETTA. Parte da Barletta la campagna di sensibilizzazione all’uso di farmaci non contraffatti, così come si vendono on line.
La tragedia della morte di Teresa Sunna è strettamente correlata all’assunzione di sorbitolo, in particolare, di una fiale che è stata acquistata on line dal suo gastroenterologo. Subito dopo l’accaduto, eBay, il famoso marketplace dove è stato acquistato il prodotto, ha ritirato dalla vendita il sorbitolo, precisando comunque che si tratta di un sostituto dello zucchero molto diffuso e una sostanza che può essere legalmente venduta.
La vicenda, purtroppo, apre la discussione sul fenomeno dei farmaci (spesso contraffatti) venduti on line a prezzi stracciati. Tutti gli operatori del settore lucrano dalla vendita di queste confezioni, ma molto spesso non si interessano su quali canali di distribuzione vanno a finire e, soprattutto, se sia legale o non la vendita in determinati Paesi. Così si scopre che fanno tutti un passo indietro, alzando le mani di fronte alla responsabilità di una morte che poteva essere evitata.
[Gerardo Antonio Cavaliere, StudioCelentano.it, riproduzione riservata]
Scritto da Redazione StudioCelentano.it
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