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Messaggi Anonimi: Deplorevole Gesto Degli Spammers

4 Dicembre 2002 Commenta

Bologna – Secondo una notizia battuta dalla societa’ di ricerca Jupiterresearch, un navigatore americano medio ricevera’ nel nuovo anno piu’ di2.200 messaggi non sollecitati (cioe’ spam) e circa 3.600 nel 2007. Gliincrementi di crescita indicati da questa azienda rispecchiano fedelmente lasituazione attuale di violazione dei diritti alla riservatezza deinavigatori della rete. Gli spammers (categoria di soggetti che dedica lapropria attivita’ al continuo ingolfamento della rete con messaggipubblicitari) persistono nella propria occupazione e cercano ogni giornosempre nuovi strumenti per ingannare i (poco utilizzati, purtroppo) sistemidi filtraggio delle e-mail in arrivo. E’ ormai anche il caso di dire che e’molto facile svolgere una simile attivita’, poiche’ in rete si trovanomoltissimi soggetti che vendono milioni di indirizzi e-mail a prezziaccessibili. Sono proprio le coordinate di posta elettronica la “materiaprima” per gli spammers. Senza di questa non potrebbero mai generarecentinaia di migliaia di messaggi pubblicitari e, di conseguenza, nonpotrebbero mai guadagnarci sopra. Ecco allora che si sta delineando in rete(il sito www.messaggianonimi.it ne e’ un esempio) un nuovo (e curioso)sistema per recuperare queste preziosissime informazioni: l’utilizzo delnavigatore stesso. Per capire meglio di cosa si tratta, si puo’schematicamente riassumere il procedimento in questi termini. Il sito “A”offre a un altro (sito “B”) la possibilita’ di inserire nella home page diquest’ultimo un piccolo form html, nel quale l’utente potra’ usufruire di unservizio di messaggistica anonima, fornito dal sito A. Come si evince dallaterminologia utilizzata, il surfer fara’ pervenire a un altro navigatore unmessaggio anonimo. Fin qui tutto semplice. Il problema giuridico (ma ancheetico da certi punti di vista) si realizza successivamente. Il destinatariodel messaggio ricevera’, attraverso i server del sito A, una notifica diricezione e, all’interno di questa, potrebbero essere contenute varieinformazioni pubblicitarie, oltre alla lettura – ovviamente – del messaggioanonimo inviatogli. Questa procedura consente a un qualsiasi navigatore diinviare messaggi anonimi (pratica lecita, perche’ rientrante nel piu’generale diritto all’anonimato dell’individuo), ma attraverso un sistema chelo inganna, poiche’ e’ finalizzato molto probabilmente alla raccolta del suoindirizzo di posta e di quello dei destinatari, per finalita’ che e’difficile non scorgere nella generazione di spam.

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