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I Costi Della Privacy Per Le Aziende

5 Dicembre 2002 Commenta

ROMA. Il Garante della privacy ha organizzato, presso la propria sede, perGiovedi’ e Venerdi’, un’importante conferenza internazionale che ha cometema “Privacy, da costo a risorsa”. L’incontro si propone di esaminare laquestione della tutela dei dati personali come un’opportunita’ per leimprese. In effetti, queste ultime hanno sempre visto l’applicazione dellanormativa della privacy come un grosso ostacolo alla propria attivita’ eprincipalmente come un aggravio di costi non indifferente. Attualmente, pero’, pur dovendo ammettere tali inconvenienti, e’ opportuno sottolineare chesta prendendo piede un nuovo orientamento che vede le politiche di privacycome un utile investimento in quanto riescono a conquistare la fiducia delconsumatore.La conferenza in argomento interviene in un momento davvero opportuno,specie alla luce di una recente stima fatta negli Stati Uniti, dove e’ statocalcolato che le aziende dovrebbero sborsare, per applicare una leggefederale sulla privacy, la ragguardevole somma di 36 miliardi di euro.Il problema effettivamente esiste anche in Italia, dove l’applicazione dellafamigerata legge n. 675/96 ha generato non pochi malumori da parte deiresponsabili aziendali. Basti pensare alle spese dovute per l’adempimento dideterminati obblighi legislativi come le notificazioni, le informative, l’adeguamento alle misure minime di sicurezza oppure ad altre spese nonimmediatamente quantificabili. Indubbiamente le recenti modifiche alla leggefondamentale in materia di privacy hanno alleggerito molto gli oneri acarico delle imprese come il d.lgs. n. 123 del 9 maggio 1997, il d.lgs. 28luglio 1997 n. 255, la legge 3 novembre 2000, n. 325 ed infine il d.lgs. n.467 del 28/12/2001 che ha ulteriormente semplificato molte disposizioni inmateria di notificazione, di trattamento di dati sensibili, di omissioni oirregolarita’. Lo stesso presidente del Garante della privacy ha chiaritoche la strada continuera’ ad essere quella della semplificazione anche conil futuro T.U. sulla privacy, ma purtroppo continuano ad esserci casi diassoluta inadempienza, specie avuto riferimento all’adozione delle misureminime di sicurezza o alle notificazioni per le quali molto probabilmentearriveranno in futuro alcune novita’.Lo stesso Rodota’ ha pero’ chiarito che ormai il rispetto della normativadella privacy costituisce un presupposto fondamentale per il successo di un’azienda. Negli Usa, ad esempio, in materia di commercio elettronico, ilconsumatore mette al primo posto proprio il rispetto della privacy ed ormaile aziende americane stanno sempre piu’ diffusamente adottando la formuladell’opt-in, che presuppone l’acquisizione del consenso del cliente prima diinviargli qualsiasi tipo di messaggio.

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