Microsoft annuncia una riduzione del personale
Con un comunicato diffuso la settimana scorsa Microsoft ha annunciato un taglio del personale quantificabile in 18.000 licenziamenti. Scopriamo insieme il perché di questa scelta.
Ristrutturazione e riallineamento, sarebbero questi i motivi forniti dal colosso di Bill Gates per giustificare il taglio di personale che sarà portato a termine entro i primi mesi del 2015. Uno dei motivi di questa rivoluzione dipende dalla recente acquisizione da parte di Microsoft di Nokia “Devices and Services”. Questo accorpamento con Nokia avrebbe portato un surplus di almeno 12.500 lavoratori che verranno così licenziati.
Una stima che potrebbe salire ulteriormente secondo Microsoft, che prospetta si possa arrivare ai 18.000 licenziamenti.
I primi a perdere il posto saranno gli specializzati e il personale di fabbrica, stando a quanto dichiarato dall’azienda. Il maxi taglio avrà inizio entro la fine di dicembre. Una soluzione per Microsoft tutt’altro che economica, dato che per i trattamenti di fine rapporto dovrà versare agli ex dipendenti una cifra stimata intorno agli 800 milioni di dollari.
Una scelta questa che influirà pesantemente anche sui posti di lavoro in Europa. E’ notizia di questi giorni che il 75% del personale della divisione europea di Xbox ha dovuto lasciare il proprio posto di lavoro. I tagli avrebbero interessato personale regolarmente assunto con contratto a tempo pieno. I licenziamenti hanno interessato anche il team inglese di Xbox, come riconosciuto da un portavoce dell’azienda stessa. E’ stato però specificato che i tagli non influiranno in alcun modo sul debutto di Xbox One stabilito per settembre in altri 13 Paesi Europei.
Nel frattempo la decisione di Microsoft ha destato la preoccupazione delle autorità. Preoccupazione ben espressa dalle parole di Lazlo Andord, Commissario europeo per l’occupazione. “Mi rammarico per il taglio annunciato da Microsoft, la ristrutturazione è una realtà ma deve essere fatto in modo responsabile, basato sul dialogo con le parti sociali e rispettando le leggi sulla consultazione dei lavoratori”. Il Commissario Europeo ha continuato chiedendo un incontro il “prima possibile per avere più informazioni su tagli, misure per mitigare le conseguenze sociali e per capire come mobilitare fondi Ue a sostegno di chi ha perso il posto”.
Scritto da Michele Bellotti
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