Truffa Bitcoin: usava uno schema Ponzi
Bitcoin Savings and Trust è stata condannata a risarcire 40 milioni di dollari. Ecco come ingannava gli investitori.
La società Bitcoin Savings and Trust (BTCST) ha proposto ai propri clienti investimenti tramite Bitcoin, la celebre moneta virtuale.
Una recente azione giudiziaria però ha visto la società colpevole di truffa con conseguente condanna al risarcimento di 40 milioni di dollari. Questo è quanto deciso dalla Securities and Exchange Commission, che ha reso noto l’inganno usato dalla società stessa che ha sfruttato uno schema Ponzi. Tale sistema prevede notevoli guadagni per tutti quegli investitori che a loro volta riescono a fare entrare nel sistema altri investitori.
Amos Mazzant, giudice responsabile della condanna della società ha affermato che il titolare Trendon Shavers ha agito con piena consapevolezza usando la compagnia per mettere in piedi uno schema Ponzi, mentendo agli investitori sia sul ritorno dell’investimento che sulla sicurezza degli investimenti stessi.
Ammonterebbero a 732 mila i Bitcoin raccolti da Shavers con questo metodo. Cifra tutt’altro che irrisoria tenendo conto del fatto che è stata raggiunta in un anno e mezzo, dal febbraio del 2011 all’agosto del 2012.
“La perdita complessiva per gli investitori di BTCST vittime della truffa è stata di 265.678 bitcoin, ovvero più di 149 milioni di dollari agli attuali tassi di cambio”, ha continuato il giudice Mazzant.
Il risarcimento è stato pertanto stabilito a quota 40 milioni di dollari, nonostante le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Trendon Shavers avessero lasciato intendere che si era impegnato nella restituzione degli investimenti ad ogni singolo investitore. Dichiarazione che però alla luce delle indagini sostenute non ha potuto essere dimostrata.
Resta da scoprire se Trendon Shavers e la sua compagnia saranno in grado di recuperare i fondi necessari per poter effettuare il risarcimento.
Scritto da Michele Bellotti
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