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Le nuove sfide del diritto dell’informatica

9 Dicembre 2002 Commenta

ROMA. E’ questo il titolo di un importante convegno che si e’ tenuto pressol’Universita’ di Roma Tre il 6 dicembre 2002 in ricordo del prof. EttoreGiannantonio prematuramente scomparso. Il convegno ha visto lapartecipazione di illustri studiosi dell’informatica giuridica e del dirittodell’informatica che hanno presentato delle relazioni molto interessanti sutemi scottanti che ormai hanno assunto a pieno titolo un rangouniversitario.I lavori sono stati aperti dalla preside della facolta’ di giurisprudenzadell’Universita’ di Roma Tre prof.ssa Letizia Vacca che ha introdotto lerelazioni eulogiche del dott. Luca Boneschi, Direttore della rivista “Ildiritto dell’informazione e dell’informatica”, dell’ex Presidente dellaCorte Costituzionale Cesare Ruperto e del Presidente aggiunto onorario dellaCorte di Cassazione Renato Borruso, che e’ stato uno dei padri dell’informatica giuridica. Il prof. Borruso nel suo intervento ha sottolineatola funzione formativa dell’informatica giuridica e non solo informativa, edha auspicato una rapida alfabetizzazione informatica della nostra societa’che deve essere in grado di cogliere anche i valori umanistici che l’informatica giuridica e’ in grado di trasmettere.Il Prof. Pietro Rescigno nome indiscusso nell’ambito del diritto privato nelricordare il prof. Giannantonio ha evidenziato l’interdisciplinarieta’ deldiritto dell’informatica.Molto interessante l’intervento di un altro nome illustre il prof. VincenzoZeno-Zencovich che ha precisato che l’evoluzione del diritto non e’ legataalla nascita dell’informatica in quanto tale, ma ai processi socialiconseguenti.Il prof. Vincenzo Franceschelli nell’affrontare il delicato argomento delladisciplina della Rete ha affermato che originariamente era configurabile undiritto privato sovranazionale della Rete, poi con l’avvento delletransazioni telematiche (commercio elettronico) si e’ assistito alla nascitadi un diritto consuetudinario e nel futuro lo stesso relatore crede in unafusione tra questi due diritti, essendo molto difficile la nascita di regoleautonome da intendersi come un distinto corpus giuridico.Interessante anche l’intervento del prof. Giovanni Sartor che ha introdottoun nuovo argomento cioe’ gli agenti elettronici da intendersi come sistemiinformatici in grado di agire con autonomia senza alcun controllo. Siamoovviamente di fronte ad una nuova era dell’intelligenza artificiale e gia’esistono diversi esempi nella realta’ tecnologica (sistemi informativi,realizzazione interfacce, governo del traffico marino o aeroportuale, ecc.).Nella Rete gli agenti software possono essere utilizzati per la raccolta diinformazioni, dati e nell’ambito della contrattazione.

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