Ulteriori sviluppi per Messenger, l’applicazione di Instant Messaging creata da Zuckerberg. Dopo chiamate e trasferimento di denaro arrivano le videochiamate.

Messenger si appresta ad ampliare i suoi orizzonti. E’ desiderio di Zuckerberg, creatore di questa applicazione, renderla il più completa possibile.

Dopo aver implementato la funzione “chiamate vocali” su  WhatsApp (il celebre Social da poco acquistato dalla Società), ora l’attenzione è puntata su Messenger.

Dopo diverse migliorie apportate nel corso del tempo, di cui ricordiamo da circa un anno la possibilità di chiamare altri utenti, nonché la funzione per realizzare delle micro transazioni di denaro, ora Messenger consentirà anche di effettuare delle videochiamate.

La nuova funzione, affronterà ora una fase iniziale, in cui sarà resa disponibile solo per alcuni Paesi.

Tra questi troviamo: Stati Uniti, Uruguay, Messico, Belgio, Canada, Polonia, Francia, Portogallo, Grecia, Regno Unito, Oman, Norvegia, Nigeria, Danimarca, Croazia, Laos, Irlanda e Lituania.

L’italia non è inclusa nel roll-out, riceverà pertanto l’aggiornamento più avanti, in un periodo non meglio precisato.

La nuova funzione, consentirà di effettuare videochiamate verso tutti gli utenti presenti nella propria rubrica, eccezion fatta per chi userà l’applicazione da dispositivo mobile, come ad esempio uno smartphone. In tal caso la videochiamata potrà essere effettuata solo se l’utente chiamato starà a sua volta usando un dispositivo mobile.

Facebook Messenger consentirà di eseguire videochiamate sia da rete Wi-Fi che da traffico dati di cellulare, questo supporto consentirà di utilizzare l’applicazione in completa mobilità.

Le modifiche apportate a Messenger lo rendono sempre più completo e concorrenziale, e sorge spontaneo pensare che l’idea di Zuckerberg sia proprio quella di rendere questa applicazione una valida alternativa ad altri noti servizi, come ad esempio Skype.

L’evoluzione di Messenger non è ancora terminata, per il prossimo futuro possiamo aspettarci ulteriori sviluppi.

Scritto da Michele Bellotti