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L’Italia Dei Domini E’ Piu’ Vicina All’Europa

10 Dicembre 2002 Commenta

Milano – Sono state apportate importanti modifiche al contratto che lega la Registration Authority Italiana a tutti i Provider/Maintainer dei domini .it. Ci avviciniamo ad un modello di gestione dei domini italiani del tutto simile a quello adottato dalle piu’ importanti authority europee. Piu’ trasparenza per gli utenti, piu’ intransigenza nei confronti degli operatori che non rispettano gli adempimenti previsti dal nuovo contratto. Finalmente ci sono i presupposti per lo sviluppo e la diffusione dei domini .it. In Italia i domini sotto il ccTLD .it non arrivano alle 750.000 unita’, in Germania i domini con il country code nazionale .de si aggirano invece intorno ai 6 milioni. Negli ultimi giorni, tuttavia, si e’ mosso qualcosa che potrebbe dare uno slancio allo sviluppo e alla diffusione dei domini .it, e di conseguenza al processo di alfabetizzazione informatica del nostro paese. Register.it S.p.A., leader in Italia nella registrazione dei domini Internet, ha infatti appreso che la Registration Authority Italiana, l’organismo responsabile dell’assegnazione dei nomi a dominio .it, ha apportato importanti modifiche al contratto 2003 che lega la Registration Authority stessa a tutti i Provider/Maintainer, ossia agli operatori commerciali che offrono a terzi il servizio di registrazione e mantenimento dei domini .it. In sostanza il modello che si va realizzando e’ lo stesso adottato con successo dalle piu’ importanti authority europee, con un Registro pienamente responsabile, nel bene e nel male, di tutto quello che ha a che fare con la gestione dei servizi di registrazione e mantenimento dei nomi a dominio .it, regole e procedure tecniche incluse. In precedenza l’Italia si distingueva infatti nel panorama europeo per un’anomala situazione in cui due organismi distinti, Naming Authority e Registration Authority, si spartivano i compiti tra di loro con le ovvie conseguenze di una difficile attribuzione di responsabilita’ e di un complessivo rallentamento nelle procedure. Parallelamente a quanto gia’ accade negli altri paesi della Comunita’ Europea, il nuovo contratto 2003 prevede anche che la durata di un nome a dominio sia finalmente pari ad un anno dalla data della sua registrazione (non piu’ ad un anno solare come avveniva in precedenza) con indubbi vantaggi per gli operatori commerciali e una maggiore chiarezza per gli assegnatari dei domini .it. Ancora in linea con il resto dell’Europa, infine, tutti i Provider/Maintainer avranno obblighi piu’ precisi e potranno vedere immediatamente revocato il loro contratto in caso di inadempienze non solo nei confronti della Registration Authority, ma anche nei confronti dei loro clienti, vale a dire gli assegnatari stessi dei nomi dominio. “Non possiamo che rallegrarci di queste novita’ che premiano gli operatori seri a scapito di quei pochi che si approfittavano della scarsa conoscenza delle regole e delle procedure da parte degli utenti finali” – dichiara Bruno Piarulli, Presidente di Register.it S.p.A., societa’ del Gruppo Dada (DA.MI). “Auspichiamo che la Registration Authority Italiana completi la strada intrapresa con la redazione di questo nuovo contratto istituendo al suo interno un “Comitato delle Regole” aperto a tutte le componenti che ruotano attorno al mondo dei nomi a dominio, come da noi caldeggiato fin dall’estate 2001″ – conclude Piarulli.

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