Yahoo! Italia, in collaborazione con il circuito internazionale VISA, con Banca Eurosistemi e Bipielle Ducato, ha presentato due nuove carte di credito e di pagamento adatte a un’ampia gamma di consumatori.
Per i giovani e’ stata creata “Carta Prepagata Yahoo!”, una carta di pagamento ricaricabile che offre un alto livello di sicurezza, la possibilita’ di poter controllare su Internet lo stato della stessa e nessun costo sulle commissioni con spese minime di mantenimento.
Per gli impiegati, dirigenti o liberi professionisti, Yahoo! ha presentato “Carta Revolving Yahoo!”, carta di credito che offre la possibilita’ di pagamenti rateizzati, con la modifica della modalita’ di rimborso secondo le esigenze. Anche questo prodotto offre alti livelli di sicurezza e la gestione del conto direttamente online o tramite telefono e sms.
Ormai con l’avvento dell’elettronica e dell’e-commerce i tradizionali sistemi di pagamento come gli assegni, i traveller’s cheques, i bonifici sono stati gradualmente (anche se non completamente) sostituiti da quella particolare forma di pagamento definita elettronica.
Con l’espressione “trasferimenti elettronici di fondi†si intendono gli ordini di trasferire somme di danaro da una persona ad un’altra, comunicati ed eseguiti mediante sistemi informatici. Poiche’ normalmente intercorre un rapporto di conto corrente sia tra il debitore e la banca, sia tra quest’ultima ed il creditore, il trasferimento elettronico di fondi si riduce, in sostanza, ad essere nient’altro che “un bancogiro elettronico†che ha per oggetto due preesistenti rapporti di conto corrente (art. 1703 cod. civ.): la somma da pagare viene prelevata dal conto corrente del debitore e accreditata al conto corrente del creditore.
Il trasferimento elettronico dei fondi e’ reso possibile grazie all’ EDI (Electronic data interchange) nato nel 1968 negli USA per realizzare metodologie volte allo scambio di documenti fra aziende relativi al trasferimento di merci. Si tratta di un sistema di scambio di documenti informatici di diversi soggetti senza intervento dell’operatore umano, documenti trasferiti direttamente, in forma digitale, da un sistema informatico ad un sistema informatico di un altro soggetto.
In Italia la rete principale per il trasferimento elettronico di fondi e’ costituita da SITRAD (Sistema Interbancario Trasmissione Dati), gestita dalla SIA (Societa’ Italiana per l’Automazione), societa’ per azioni il cui capitale e’ detenuto prevalentemente dalla Banca d’Italia e dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana).
Le carte telematiche costituiscono lo strumento con cui normalmente i privati attivano ed utilizzano un sistema di trasferimento elettronico dei fondi. Nella pratica si e’ diffusa, ormai, l’abitudine di usare indistintamente i termini “carta di creditoâ€, “tessera bancaria†e “trasferimenti elettronici di fondi†quasi fossero espressioni sinonime. In realta’ le tre espressioni non sempre coincidono. Infatti non tutte le carte di credito possono dar luogo ad un trasferimento elettronico di fondi ma soltanto quelle, come le carte a banda magnetica, a microprocessori o a memoria ottica in grado di comunicare con un sistema elettronico di trasmissioni di dati (le cd. carte telematiche).
In sintesi, alla luce anche della legge n. 197 del 5 luglio 1991 (art. 12) in cui e’ stato convertito il D.L. n. 143 del 3 maggio 1991 (emanato per limitare l’uso del contante e prevenire, cosi’, il riciclaggio del denaro “sporcoâ€), si devono distinguere i seguenti tipi di “carteâ€, ben diverse fra loro per natura e funzione:
1. Carte per il prelievo di denaro contante quando servono per attivare un A.T.M. (Automated Teller Machine): questo e’ il caso del Bancomat.
2. Carte per l’acquisizione di beni e/o servizi a loro volta distinguibili in: carta di credito: se l’addebito al titolare della carta avviene ad una certa distanza di tempo rispetto alla prestazione ricevuta, indipendentemente dall’uso del computer per i riscontri dell’identita’ del titolare della carta, per le registrazioni e per le comunicazioni conseguenti al suo uso, e indipendentemente dalla finalita’ di contrarre un mutuo; carte di pagamento (o di debito): se l’addebito e’ contestuale al loro uso, come quando ci si serve di un P.O.S. (point of sale): quando cioe’ presso il fornitore vi sia un terminale collegato “on line†con il centro elettronico della banca che gestisce il conto corrente ove l’addebito e’ effettuato in tempo “realeâ€; carte prepagate: quando il pagamento delle prestazioni e’ anticipato (come avviene ad es. per le carte telefoniche a smagnetizzazione progressiva che sostituiscono i gettoni telefonici).
E’ necessario precisare che il primo tipo di carta svolge una funzione totalmente diversa dalle altre; difatti mentre queste ultime sostituiscono in qualche modo il denaro, la prima, invece, serve a facilitare la disponibilita’ del denaro. Questa distinzione va tenuta sempre presente, anche se le banche, per ragioni pratiche, tendono a condensare in una sola carta fisica le diverse funzioni sopra elencate.
L’uso sempre piu’ frequente delle carte telematiche ha sollevato numerosi problemi di carattere giuridico per la soluzione dei quali e’ innanzitutto necessario stabilire la loro natura e la loro funzione giuridica.
Riguardo la carta di credito, per alcuni essa costituisce da un punto di vista generale un documento rappresentativo del fondo esistente presso la banca a disposizione del cliente; da un punto di vista operativo e’ lo strumento per la trasmissione di ordini relativi ad operazioni sul conto corrente stesso; documenta, inoltre, l’accordo tra banca e cliente relativo all’utilizzazione del sistema di trasferimento elettronico di fondi.
Per altri e’ un documento di legittimazione ossia uno di quei documenti che, disciplinati dall’art. 2002 c.c., “servono solo ad identificare l’avente diritto alla prestazione o a consentire il trasferimento del diritto senza l’osservanza delle forme proprie della cessioneâ€.
Il servizio Bancomat, invece, consente ai correntisti bancari di prelevare denaro contante sul proprio conto corrente mediante l’uso di una carta magnetizzata, non rientra nel novero dei trasferimenti elettronici dei fondi intesi in senso stretto, in quanto non si verifica in realta’ alcun trasferimento di somme dal patrimonio di un soggetto a quello di un altro soggetto.
E’, tuttavia, un servizio gestito in modo automatizzato, per la cui fornitura le banche e la SIA debbono elaborare ed inviare messaggi elettronici.
Scritto da
Commenta!