MILANO. La Registration Authority, l’organismo dell’Istituto di Informaticae telematica del Consiglio nazionale delle ricerche, che assegna domini .itha reso noto, di recente, che i siti registrati con la ‘targa’ italiana sononovecentomila, con una media di oltre 15 mila nuove richieste ogni mese.Il tasso di crescita dei domini italiani supera dunque di gran lunga quelloche caratterizzo’ la nascita di altri mezzi di comunicazione di massa(radio, tv o telefono).Secondo i dati forniti dalla prima statistica sul mercato dei dominiitaliani, realizzato in collaborazione con la Scuola superiore Sant’Anna diPisa, in Europa l’Italia e’ preceduta solo da Germania e Gran Bretagna, checontano rispettivamente sette e quattro milioni e mezzo di nomi di dominio.A guidare la classifica delle citta’ che registrano piu’ siti, Milano la fada padrona assoluta, seguita da Bolzano e Firenze. Roma, unica citta’ delcentro sud a tenere testa al grande nord industrializzato, si piazza alquarto posto. La Toscana, quarta regione italiana per diffusione di Internetsi ritrova alle spalle di Trentino Alto Adige, Lombardia e Lazio.Dall’indagine statistica sopra descritta appare evidente come la Rete troviterreno fertile proprio la’ dove si concentra maggiore ricchezza atestimonianza del fatto che Internet ormai sta diventando anche un modellodi business e crescita economica. Ma dall’indagine emerge anche che leinfrastrutture telematiche assumono sempre piu’ il ruolo di mezzo dicomunicazione senza frontiere come dimostra la crescita nel numero delleregistrazioni promosse da privati cittadini e associazioni.Esistono purtroppo ancora grossi problemi da risolvere come il digitaldivide cioe’ il divario tecnologico tra chi ha accesso alle informazioni echi no, che si manifesta nella sua evidenza non solo tra Nord e Sud, maanche all’interno delle macroaree piu’ ricche come ad esempio nella stessaLombardia dove Milano puo’ considerarsi un’isola felice di fronte allemediocri performance di Pavia, Sondrio, Cremona e Lodi.Come e’ noto la procedura per la registrazione di un nome a dominio .it e’disciplinata nel nostro ordinamento dalle Regole di Naming (v.3.9) e piu’ inparticolare dall’attuale versione 3.8 delle Procedure Tecniche diRegistrazione dettate dalla Naming Authority Italiana (il quale e’ l’organismo che stabilisce le procedure operative ed il regolamento in base alquale viene effettuata la registrazione dei nomi a dominio sotto il ccTLDit). La Registration Authority Italiana e’ invece l’organismo responsabiledell’assegnazione dei nomi a dominio e della gestione dei registri e delnameserver primario per il ccTLD it.Il sistema di assegnazione dei “domain names” si regge su due principifondamentali:a) p. dell'”unicita'” del nome a dominio, nel senso che non possono esisteredue indirizzi Internet identici, ossia due indirizzi col medesimo SLD;b) p. del “first come, first served”: il nome a dominio viene assegnato alprimo richiedente, senza che sia necessaria un’indagine di merito volta adappurare se il registrante abbia o no un effettivo titolo a vedersiassegnato il dominio da lui prescelto. Un criterio, insomma, di merapriorita’ cronologica, con il risultato – di grande rilievo pratico – chechiunque puo’ registrare come proprio nome di dominio un marchio altrui(salvo poi le ovvie rivendicazioni dei titolari del marchio), escludendocosi’ qualunque altra persona dall’uso del medesimo sulla rete.
MILANO. La Registration Authority, l’organismo dell’Istituto di Informaticae telematica del Consiglio nazionale delle ricerche, che assegna domini .itha reso noto, di recente, che i siti registrati con la ‘targa’ italiana sononovecentomila, con una media di oltre 15 mila nuove richieste ogni mese.Il tasso di crescita dei domini italiani supera dunque di gran lunga quelloche caratterizzo’ la nascita di altri mezzi di comunicazione di massa(radio, tv o telefono).Secondo i dati forniti dalla prima statistica sul mercato dei dominiitaliani, realizzato in collaborazione con la Scuola superiore Sant’Anna diPisa, in Europa l’Italia e’ preceduta solo da Germania e Gran Bretagna, checontano rispettivamente sette e quattro milioni e mezzo di nomi di dominio.A guidare la classifica delle citta’ che registrano piu’ siti, Milano la fada padrona assoluta, seguita da Bolzano e Firenze. Roma, unica citta’ delcentro sud a tenere testa al grande nord industrializzato, si piazza alquarto posto. La Toscana, quarta regione italiana per diffusione di Internetsi ritrova alle spalle di Trentino Alto Adige, Lombardia e Lazio.Dall’indagine statistica sopra descritta appare evidente come la Rete troviterreno fertile proprio la’ dove si concentra maggiore ricchezza atestimonianza del fatto che Internet ormai sta diventando anche un modellodi business e crescita economica. Ma dall’indagine emerge anche che leinfrastrutture telematiche assumono sempre piu’ il ruolo di mezzo dicomunicazione senza frontiere come dimostra la crescita nel numero delleregistrazioni promosse da privati cittadini e associazioni.Esistono purtroppo ancora grossi problemi da risolvere come il digitaldivide cioe’ il divario tecnologico tra chi ha accesso alle informazioni echi no, che si manifesta nella sua evidenza non solo tra Nord e Sud, maanche all’interno delle macroaree piu’ ricche come ad esempio nella stessaLombardia dove Milano puo’ considerarsi un’isola felice di fronte allemediocri performance di Pavia, Sondrio, Cremona e Lodi.Come e’ noto la procedura per la registrazione di un nome a dominio .it e’disciplinata nel nostro ordinamento dalle Regole di Naming (v.3.9) e piu’ inparticolare dall’attuale versione 3.8 delle Procedure Tecniche diRegistrazione dettate dalla Naming Authority Italiana (il quale e’ l’organismo che stabilisce le procedure operative ed il regolamento in base alquale viene effettuata la registrazione dei nomi a dominio sotto il ccTLDit). La Registration Authority Italiana e’ invece l’organismo responsabiledell’assegnazione dei nomi a dominio e della gestione dei registri e delnameserver primario per il ccTLD it.Il sistema di assegnazione dei “domain names” si regge su due principifondamentali:a) p. dell'”unicita'” del nome a dominio, nel senso che non possono esisteredue indirizzi Internet identici, ossia due indirizzi col medesimo SLD;b) p. del “first come, first served”: il nome a dominio viene assegnato alprimo richiedente, senza che sia necessaria un’indagine di merito volta adappurare se il registrante abbia o no un effettivo titolo a vedersiassegnato il dominio da lui prescelto. Un criterio, insomma, di merapriorita’ cronologica, con il risultato – di grande rilievo pratico – chechiunque puo’ registrare come proprio nome di dominio un marchio altrui(salvo poi le ovvie rivendicazioni dei titolari del marchio), escludendocosi’ qualunque altra persona dall’uso del medesimo sulla rete.
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