Il sistema Samsung Tizen? Pieno di vulnerabilità. Ecco la replica di Samsung.

Il sistema operativo realizzato da Samsung è stato adottato su diversi dispositivi tra cui gli indossabili e le smart TV. A seguito di alcuni controlli sul fronte sicurezza si è notata una anomala presenza di bug. A sostenere questo è Amihai Neiderman un ricercatore che lo ha reso noto in occasione del Security Analyst Summit di Kaspersky Lab. Pronunciandosi sul codice Tizen Neiderman ha sostenuto che “potrebbe essere il peggiore mai visto. Qualsiasi cosa si possa sbagliare loro l’hanno implementata nel modo sbagliato”.

Il progetto e lo sviluppo Tizen avviene ormai da molti anni. Stando a quanto detto dal ricercatore in questione le vulnerabilità riscontrate sarebbero state inserite da Samsung.

L’azienda coreana non ha ignorato queste dichiarazioni e si è attivata proponendo a Amihai Neiderman una collaborazione con lo scopo di agire insieme per eliminare le vulnerabilità presenti all’interno del sistema operativo.

Samsung ha anche rilasciato una nota ufficiale in cui ha dimostrato di prendere coscienza del problema, invitando gli utenti ad avvalersi del servizio clienti per richiedere maggiori informazioni.

“La sicurezza delle informazioni e dati personali dei nostri clienti è una delle nostre priorità. I nostri TV sono progettati tenendo sempre in considerazione la protezione della privacy e includono certe caratteristiche di sicurezza volte a proteggere i TV dagli attacchi degli hacker. Se in un dato momento individuiamo una potenziale debolezza, ci adoperiamo subito per capirne la causa e risolvere il problema.

I consumatori possono anche adottare diversi accorgimenti per assicurarsi che i loro TV siano protetti, mantenendo i loro software e app aggiornati costantemente, accettando gli aggiornamenti del firmware e adottando le giuste precauzioni al momento di cliccare su un link non sicuro nell’interfaccia dello smart TV. Invitiamo tutti i nostri clienti a contattarci direttamente al numero 800-7267864 nel caso avessero necessità di ulteriori informazioni.“

Scritto da Michele Bellotti