Europa e servizi streaming all’estero
Gli abbonamenti e i servizi streaming non saranno fruibili fuori dalla propri nazione. Approvata la nuova legge.
Nei mesi scorsi la Commissione Europea si è impegnata per ratificare nuove norme relative alla portabilità dei servizi streaming, relativi a video e musica, all’interno di paesi differenti rispetto a quelli di residenza. Negli ultimi giorni però questi sviluppi hanno avuto un brusco cambio di direzione. D’ora in poi i cittadini europei non potranno usufruire dei loro abbonamenti online relative a film e serie TV se si troveranno al di fuori del proprio Paese di residenza.
Il voto del Parlamento Europeo ha fermato la proposta della Commissione UE. I cittadini che si troveranno al di fuori del proprio Paese di residenza avranno la possibilità di visionare esclusivamente i TG tramite internet.
Lo scorso febbraio il Parlamento, la Commissione Europea e gli Stati Membri si erano impegnati per ratificare nuove norme con l’obiettivo di eliminare la territorialità dei servizi streaming per l’Europa. L’idea di un mercato unico digitale era già stato in parte anticipato con l’arrivo del Roaming Zero che prevede l’uso di internet e l’attivazione dell’offerta del proprio gestore a livello Europeo.
I voti a favore sono stati 344, e quelli contrari 265, si conteggiano inoltre 36 astenuti.
Ovviamente le reazioni a questa nuova disposizione non sono mancate. Andrus Ansip, vicepresidente della Commissione UE si è detto molto deluso. “Il voto odierno è una delusione per la gente, i creatori e la diversità culturale, sembra di essere ancora nel XX secolo”.
Per il momento la possibilità di poter vedere la propria serie TV preferita utilizzando il proprio abbonamento al di fuori della nazione di residenza sembra ancora lontana.
Scritto da Michele Bellotti
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