I prezzi per i dispositivi Apple sono troppo elevati? La società risponde alle accuse, ammettendo le sue colpe.

Tra le varie critiche mosse ad Apple nel corso del tempo, una è senza dubbio la più ricorrente. La società di Cupertino è stata più volte accusate di avere un listino prezzi per i suoi dispositivi troppo elevato. In un recente discorso tenuto presso la Elon University il Chief Operating Officer di Apple, Jeff Williams ha parlato di molti argomenti interessanti. Tra questi ha fatto espressa menzione del recente rincaro nei prezzi dei prodotti di Apple. In favore della società però Jeff Williams ha voluto precisare che le stime degli analisti inerenti ai costi di produzione risultano inaccurate.

William ha parlato della costante ed importante crescita avuta da Apple nel corso di questi vent’anni, nello specifico da quando lui stesso è diventato parte della società. Gli studenti presenti al discorso hanno poi avuto la possibilità di porre alcune domande. Uno studente ha voluto chiedere se Apple avesse in programma l’adozione di nuove strategie per portare una sensibile riduzione dei prezzi dei loro prodotti. Nella sua domanda il giovane ha fatto menzione di alcune stime fornite dagli analisti relative ai costi per la produzione di un iPhone di ultima generazione. Secondo le stime menzionate il costo si aggirerebbe intorno ai 350 dollari.

La risposta del Chief Operating Officer di Apple è stata diretta e ha sottolineato il fatto che le le stime degli analisti non sarebbero realistiche.”Gli articoli in circolazione sul costo dei nostri prodotti sono da sempre la piaga della mia esistenza, anche nei primi giorni di attività. Gli analisti non comprendono realmente il costo di ciò che facciamo e quanta cura mettiamo nel realizzare i nostri prodotti”. 

Da una parte però Apple, proprio tramite il COO ha ammesso il problema del rincaro dei prezzi. “E’ qualcosa per cui abbiamo molta consapevolezza. Non vogliamo essere una società per le elite, al contrario vogliamo essere una società ugualitaria e abbiamo molto lavoro da fare per entrare nei mercati emergenti“.

Scritto da Michele Bellotti