Samsung, sospesa tutta la produzione in Cina
Samsung ha chiuso l’ultimo stabilimento cinese. La produzione in Cina è stata totalmente sospesa. Ecco le motivazioni dietro questa scelta.
La produzione di smartphone da parte di Samsung non avverrà più in Cina. Con la chiusura dell’ultimo stabilimento cinese per la produzione di smartphone, Samsung ha messo in atto quanto dichiarava da tempo. La Cina, rappresenta la più grande produttrice di dispositivi e componenti tecnologici. Proprio per questo motivo i principali brand che operano in questo settore hanno almeno una sede nella nazione.
Nel corso del tempo alcuni di questi stabilimenti sono stati oggetti di polemiche e scandali, come quelli riguardanti i salari ritenuti troppo bassi. Samsung ha sfruttato le condizioni ottimali della zona per intensificare la produzione di smartphone, con una manodopera competente ma estremamente economica.
Con i cambiamenti dell’ultimo periodo però la Cina non rappresenta più la migliore soluzione per le aziende.
Tra questi primeggia su tutti la guerra dei dazi imposti dagli USA. In occasione di questo cambiamento Samsung ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Huizhou, l’ultimo stabilimento rimasto su suolo cinese. Le prime avvisaglie su questa decisione erano state date a giugno, con una riduzione del personale. Alla fine del 2018 l’azienda sudcoreana aveva già chiuso un’altra fabbrica in Cina.
Samsung ha dovuto prendere questa decisione per diversi motivi. Primo tra tutti l’aumento dei costi del lavoro in Cina e in seconda battuta la forte diminuzione delle vendite.
Il declino sulle vendite è particolarmente sentito sul mercato asiatico, specie per la concorrenza di altri brand cinesi che offrono dispositivi a prezzi più bassi. Le vendite proseguiranno anche in Cina, ma la produzione sarà spostata in altre nazioni.
Scritto da Michele Bellotti
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