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AdSense, nuova truffa segnalata

19 Febbraio 2020 Commenta

Una nuova truffa sta coinvolgendo alcuni utenti che utilizzano AdSense. Ecco in cosa consiste e come proteggersi.

Google Adsense

Il Web è spesso teatro di truffe e minacce informatiche. Il noto blog Krebs in Security che si occupa proprio di sicurezza informatica e minacce della rete ha lanciato l’allarme per una nuova truffa da poco scoperta. Ad essere colpiti sono in particolar modo gli utenti che utilizzano AdSense, il noto servizio di Google utile per monetizzare il traffico web.

La truffa è estremamente diretta e aggressiva. Krebs on Security parla di una vera e propria estorsione. La prima segnalazione è quella di un utente che ha ricevuto una mail in cui veniva minacciato. I cyber criminali avrebbero inviato traffico fake per far scattare le misure che Google adotta in caso di frode. Questa prassi avrebbe portato inevitabilmente all’esclusione dell’editore dal circuito pubblicitario di AdSense. Per potersi salvare da questo attacco di traffico fasullo la vittima avrebbe dovuto corrispondere un pagamento di 5000 dollari tramite Bitcoin.

La mail è stata pubblicata sul blog e ne riportiamo il contenuto tradotto in italiano.

Molto presto l’avvertimento apparirà senza dubbio nella dasboard del tuo account AdSense! Questo succederà per via del fatto che stiamo per inondare il tuo sito con un grande quantitativo di traffico web generato da bot con un bounce ratio del 100% e migliaia di IP a rotazione – un incubo per qualsiasi publisher AdSense. Inoltre regoleremo i nostri sofisticati bot per aprire, in un ciclo infinito con una differente durata temporale, qualsiasi banner AdSense presente sul tuo sito“.

Secondo l’utente e lo stesso Krebs on Security non si tratterebbe di minacce a vuoto. Dal canto suo Google commentando la vicenda ha riferito che il sabotaggio tramite traffico fake è una pratica estremamente rara e comunque rilevabile dai sistema anti-frode.

Qualora si notasse dai report di AdSense la presenza di traffico sospetto, sarà utile contattare immediatamente l’assistenza.

Scritto da Michele Bellotti

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