Immuni, adozione regione per regione
Immuni, utile per tracciare i movimenti e tenere sotto controllo i contagi e relativi focolai registra un’adozione ancora troppo bassa.
Dopo la fine del periodo di vacanze le attività lavorative e scolastiche sono ormai riprese. Con la riapertura delle scuole programmata per questi giorni, i contatti e le interazioni tra milioni di studenti saranno inevitabili, specie per il ritorno della didattica in presenza. In questa delicata fase bisognerà prestare particolare attenzione per poter contenere la diffusione del COVID-19. A questo riguardo l’adozione dell’app Immuni risulterà determinante.
Attualmente i dati relativi ai download dell’app non sono incoraggianti. Immuni è stata scaricata da 5.4 milioni di persone.
Per dare un’idea generale sul livello di adozione di Immuni nel nostro Paese, il Sole 24 Ore ha pubblicato i dati relativi alla diffusione di Immuni. I dati si riferiscono alla popolazione dai 14 anni in su. I dati rivelano che l’adozione maggiore è avvenuta nel centro-nord. Le percentuali rimangono però troppo basse.
Per poter svolgere al meglio la sua funzione di tracciamento Immuni dovrebbe essere adottata secondo le stime iniziali da almeno il 60% della popolazione. Un più recente studio dell’Università di Oxford ha rivisto questa stima al ribasso, confermando che un funzionamento ottimale sarebbe già garantito con l’adozione del 15% della popolazione.
La maggior parte delle regioni italiane sono ben lontane da questa soglia minima. In Lombardia ad esempio mancano all’appello 570mila download.
Bisogna ricordare che il dato relativo ai download non è determinante per capire quanti utenti stanno effettivamente usando l’app.
Molti utenti italiani hanno deciso di non utilizzare Immuni, a dispetto delle numerosi rassicurazioni relative alla sicurezza dell’app.
Scritto da Michele Bellotti
Commenta!