Rubati i dati di 500 milioni di utenti Facebook. Ecco perché Meta è stata multata.

La DPC (Commissione irlandese per la protezione dei dati) ha multato Meta dopo un’indagine che ha rivelato la perdita di dati di oltre 500 milioni di utenti iscritti alla piattaforma. I dati degli utenti sono stati esposti per colpa di mancanze nei sistemi di sicurezza del social network. La multa è di 265 milioni di euro.

La vicenda è iniziata nell’aprile dello scorso anno, coinvolgendo tra gli altri anche 35 milioni di account di utenti italiani.

La DPC ha analizzato negli ultimi mesi le varie politiche di Facebook per verificare il rispetto del regolamento GDPR (insieme di norme per regolamentare la protezione dei dati su suolo europeo). Le informazioni sottratte dalla piattaforma come già detto interessavano oltre 500 milioni di utenti. I dati sottratti includevano molte informazioni personali tra cui numero di telefono, data di nascita, e nome completo.

Meta aveva ammesso che l’hacker era stato in grado di entrare in possesso di tutte quelle informazioni grazie ad una vulnerabilità risolta nel 2019.

Ad ogni modo l’autorità competente ha confermato la multa di 265 milioni di euro. Nel 2022 Meta è già stata sanzionata altre due volte dal DPC. A marzo fu imposta una multa di 18.6 milioni di dollari per l’errata gestione dei registri. La multa più alta ha raggiunto i 402 milioni di dollari ed è stata elevata a settembre. In questo caso la multa riguardava una gestione non conforme alla legge dei dati relativi agli adolescenti (piattaforma coinvolta Instagram).

Nel solo 2022 Meta è stata multata per circa 700 milioni di dollari.

Scritto da Michele Bellotti