Supercomputer quantistico, IBM già al lavoro
IBM realizzerà un supercomputer quantistico. Ecco tutti i dettagli.
IBM ha annunciato una nuova ambiziosa sfida nel campo dei supercomputer quantistici. In collaborazione con le Università di Tokyo e Chicago, l’azienda intende costruire il primo “supercomputer quantistico” con 100.000 qubit entro i prossimi dieci anni.
L’obiettivo di IBM è sviluppare un supercomputer che sia focalizzato sulla componente quantistica, ma che includa anche elementi classici. Questo tipo di approccio, definito “supercomputer quantistico ibrido”, è considerato essenziale poiché i computer classici svolgeranno un ruolo cruciale come ponte tra i computer quantistici e il mondo esterno, gestendo dati di input e output.
L’annuncio di IBM si distingue per l’entità del progetto e le tempistiche previste. L’azienda investirà 100 milioni di dollari per realizzare il primo supercomputer quantocentrico con 100.000 qubit entro 10 anni. Questa visione richiederà miglioramenti significativi in tutte le componenti del sistema, inclusi i computer quantistici stessi, le reti quantistiche che li interconnetteranno e l’integrazione senza soluzione di continuità tra sistemi quantistici e classici.
IBM utilizzerà il sistema Quantum System Two, progettato per essere modulare e dotato di un refrigeratore criogenico che ospita i componenti elettronici necessari per il controllo del computer quantistico. L’azienda prevede di avere il primo Quantum System Two operativo entro la fine del 2023, insieme a un nuovo processore chiamato “Heron” con 133 qubit.
Oltre all’hardware, IBM si concentrerà anche sullo sviluppo di middleware, il software necessario per eseguire programmi su un sistema ibrido. La collaborazione con l’Università di Chicago sfrutterà gli investimenti della università nella ricerca quantistica, concentrandosi sulla comunicazione quantistica. L’Università di Tokyo contribuirà invece con la sua specializzazione nell’analisi del rumore nei processori quantistici, lo sviluppo di algoritmi efficienti per l’intelligenza artificiale quantistica e le simulazioni di chimica quantistica tramite un approccio ibrido classico-quantistico.
I computer quantistici suscitano grandi aspettative poiché potrebbero portare a scoperte significative, come processi chimici più efficienti, migliori molecole per varie applicazioni (come la farmacologia), metodi più efficaci per lo stoccaggio e la trasmissione dell’energia e molto altro ancora. La costruzione di supercomputer ibridi classici-quantistici rappresenta il primo passo verso la realizzazione di queste soluzioni che potrebbero aiutare l’umanità a risolvere importanti sfide attuali.
Scritto da Michele Bellotti
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