App Store, novità in arrivo
Novità importanti in arrivo per App Store. Ecco il pensiero di Microsoft.
Le politiche proposte da Apple per adeguarsi al Digital Markets Act europeo hanno scatenato critiche da parte di Microsoft. La presidente di Xbox, Sarah Bond, ha espresso il suo dissenso, definendo le nuove direttive “un passo nella direzione sbagliata”. Auspica che Apple ascolti le preoccupazioni sollevate, unite ad altre voci discordanti, in merito a queste modifiche.
Il Digital Markets Act, che entrerà in vigore a marzo, ha spinto Apple a divulgarne i dettagli su come intende rispettarne le linee guida in Europa. La società consentirà l’installazione di app provenienti da fonti esterne, applicando commissioni ridotte. Tuttavia, queste app saranno soggette a una commissione sulla tecnologia di base.
In particolare, Apple permetterà la presenza di app store di terze parti nei Paesi dell’Unione Europea, previa approvazione e revisione manuale. Le commissioni saranno abbassate al 17% per le app vendute al di fuori dell’App Store, ma tali app dovranno versare una commissione di 0,50€ per la tecnologia di base alla prima installazione, superato il milione di installazioni singole.
Microsoft non è l’unica azienda che ha sollevato obiezioni rispetto alle modifiche proposte da Apple, anche se in maniera più misurata. Il CEO di Epic Games, Tim Sweeney, ha definito il piano come “spazzatura bollente”, mentre il CEO di Spotify, Daniel Ek, l’ha etichettato come “estorsione”.
L’Unione Europea esaminerà se le proposte di Apple soddisfano i requisiti del Digital Markets Act a partire dal 7 marzo. Il commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, ha dichiarato a Reuters: “La DMA aprirà le porte di Internet alla concorrenza per garantire la giustizia e l’apertura dei mercati digitali. Il cambiamento è già in atto. Se le soluzioni proposte non saranno ritenute adeguate, non esiteremo ad adottare misure severe“.
Le parole di Breton suonano come un avvertimento, sottolineando la possibilità di sanzioni nel caso in cui le proposte non soddisfino appieno i requisiti del DMA.
Scritto da Michele Bellotti
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