Continua la vicenda che vede Samsung contro BOE. Ecco gli aggiornamenti ufficiali.

La disputa tra Samsung contro BOE si sta trasformando in uno scontro legale di proporzioni globali. L’indagine avviata dalla US International Trade Commission (ITC) nel 2022 ha già portato a una decisione preliminare che potrebbe influire drasticamente sul panorama degli smartphone Android e non solo.

Samsung Display accusa BOE di aver violato tre brevetti relativi alla tecnologia OLED, un’accusa che, se confermata, potrebbe impedire l’importazione di prodotti contenenti display BOE negli Stati Uniti. Questo divieto colpirebbe duramente diversi produttori che hanno recentemente scelto BOE come fornitore di pannelli per abbattere i costi.

Tra i marchi più esposti, OnePlus si trova in una posizione critica: l’azienda ha optato per pannelli BOE sui suoi ultimi flagship, tra cui OnePlus 12 e il futuro OnePlus 13. Anche Motorola potrebbe subire le conseguenze, poiché i suoi telefoni pieghevoli Razr utilizzano display prodotti da BOE. Persino Google, che ha adottato pannelli BOE per il Pixel 8, potrebbe affrontare significative ripercussioni.

Ma l’effetto della battaglia Samsung contro BOE potrebbe andare oltre gli smartphone. Grandi nomi come Apple, Dell, HP e ASUS hanno già stretto collaborazioni con BOE per l’approvvigionamento di display destinati a laptop, tablet e smartwatch. Un eventuale divieto danneggerebbe l’intero ecosistema tecnologico statunitense.

Nonostante la decisione preliminare sembri favorire Samsung, l’ITC ha il compito di valutare l’impatto complessivo di un eventuale divieto sulle aziende americane. BOE, dal canto suo, respinge le accuse e si prepara a una battaglia legale per dimostrare la legittimità delle sue operazioni.

Il verdetto finale è atteso per marzo 2025, con una decisione definitiva tra aprile e maggio dello stesso anno. Samsung, nel frattempo, ha dichiarato l’intenzione di richiedere una revisione per rafforzare ulteriormente la propria posizione.

L’esito di questa disputa Samsung contro BOE potrebbe non solo ridisegnare le partnership nel settore dei display, ma anche influire profondamente sulle strategie future dei principali produttori tecnologici mondiali.

Scritto da Michele Bellotti