Home » Internet & Tecnologia

E’ Stato Approvato Il Decreto Ammazza File-Sharing (Sara’ Davvero La Fine?)

15 Marzo 2004 Commenta

ROMA. Il Consiglio dei Ministri nella seduta del 12 marzo 2004 n. 149 haapprovato, su proposta del Presidente del Consiglio, Berlusconi, e delMinistro per i beni e le attivita’ culturali, Urbani, un decreto-legge chedispone interventi finanziari urgenti a sostegno dell’attivita’cinematografica, con innovazioni procedurali ed individuazione difinanziamenti straordinari al fine di sostenere la ripresa del settore conpositivi riflessi anche sul versante occupazionale. Sono state, inoltre,previste misure sanzionatorie mirate a rendere effettiva la tutela deidiritti d’autore, che colpiscano penalmente la condotta di coloro che, perfini commerciali, scambiano file protetti dal copyright, riservando la solasanzione amministrativa a chi scarica i file per uso personale. Per rendereeffettive tali disposizioni sono state introdotte alcune previsioni relativealla collaborazione tra service provider e autorita’, in un rapporto dipreziosa sinergia ed in conformita’ alle norme gia’ vigenti in materia die-commerce.Dopo tanto parlare e dopo anche la dura reazione del Ministro Urbani lascorsa settimana per la mancata discussione del provvedimento, finalmente ilConsiglio dei Ministri ha approvato questo decreto legge recante interventiurgenti in materia di beni ed attivita’ culturali.La novita’ tanto discussa del decreto e’ rappresentata dall’intenzione dicolpire duramente non solo chi diffonde al pubblico per fini commerciali ocomunque di lucro, mediante il sistema di file sharing, operecinematografiche o assimilate protette dal diritto d’autore, ma anche chiscarica i files incriminati per uso prevalentemente personale.Come e’ noto il file sharing letteralmente significa “condivisione di file”e si realizza concretamente attraverso la messa a disposizione reciproca daparte di tutti gli utenti che si collegano ad un determinato server, dialcuni files presenti sul disco fisso. Questi files, quindi, possono esseretranquillamente scambiati tra gli utenti che decidono di aderire a talesistema. Il piu’ famoso programma di file sharing e’ stato sicuramenteNapster, i cui guai giudiziari sono ben noti a seguito dell’intervento dellecase discografiche, ma bisogna riconoscere che dopo Napster sono sorti tantialtri sistemi che si fondano sulla stessa tecnologia come: WinMX, Morpheus,Gnutella, Kazaa (che sfrutta la rete di Morpheus) e Aimster, Netbrilliant,Imesh, Scour Exchange, Wrapster. Questi sistemi sono molto piu’ evoluti epermettono di condividere non solo file mp3 ma qualsiasi tipo di file audio,video, .xls, .doc, .txt, etc.Conosciamo, benissimo le guerre che si sono scatenate in campointernazionale contro la diffusione di mp3 musicali tramite la Rete e chehanno visto le major discografiche impegnatissime e non sempre vincentinell’intento di criminalizzare il file sharing. Ma giunge inaspettato questoprovvedimento d’urgenza che con il pretesto di favorire e promuovere losviluppo dell’attivita’ cinematografica “criminalizza”, risolvendo cosi’immediatamente l’annosa querelle internazionale, l’uso del file-sharingattraverso un’operazione ormai molto diffusa nel nostro ordinamento checonsiste nell’inserimento di nuove fattispecie di rilevanza penale edamministrativa nell’ambito di preesistenti previsioni normative. Inparticolare le disposizioni interessate sono state il comma 2 dell’art.171-ter della legge n. 633/1941 con l’inserimento della lettera a-bis) cheprevede una nuova tipologia di reato (rappresentata dalla diffusione alpubblico per via telematica, anche mediante programmi di condivisione difile tra utenti, un’opera cinematografica o assimilata protetta dal dirittod’autore, o parte di essa, mediante reti e connessioni di qualsiasi genere)e l’art. 174-ter della stessa legge con l’inserimento di due commi cheprevedono sanzioni amministrative pecuniarie e non a carico di chi fruiscedell’opera cinematografica tramite il sistema di condivisione dei files e dichi pone in essere iniziative dirette a promuovere o incentivare questepratiche illecite.

Scritto da

Commenta!

Aggiungi qui sotto il tuo commento. E' possibile iscriversi al feed rss dei commenti.

Sono permessi i seguenti tags:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>