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Progetti Di E-Government Per L’ Iraq

16 Marzo 2004 Commenta

ROMA. Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) e l’e-Government per lo sviluppo diventano strumenti di punta della politicaestera italiana soprattutto nei paesi terzi, a partire dall’Iraq. E’ quantoe’ emerso dall’incontro svoltosi alla Farnesina tra il Ministro degli EsteriFranco Frattini e il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, LucioStanca.I Ministri hanno esaminato le iniziative avviate dall’Italia nel settoredella collaborazione tecnologica con vari paesi tra i quali Mozambico,Giordania, Albania, Tunisia, Algeria, Nigeria, dopo il successo dellaConferenza internazionale di Palermo dell’aprile 2002 presieduta dalPresidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.Si tratta di progetti finalizzati al sostegno della democrazia, dellatrasparenza e del buon governo delle pubbliche amministrazioni dei paesi invia di sviluppo, finanziati attraverso interventi italiani di cooperazione d’intesa con le Nazioni unite e la Banca mondiale, che danno attuazione aipiani d’azione sull’e-Government varati dalle riunioni dei paesi del G8 diGenova, Kananaskis ed Evian. I paesi beneficiari stanno dimostrando un forteimpegno politico per attuare i progetti in corso e molti altri hannorichiesto di aderire all’iniziativa.Nel quadro del processo di trasferimento della responsabilita’ alla pubblicaamministrazione irachena, i due Ministri hanno concordato le lineedirettrici di un progetto italiano, integrabile con le iniziativeinternazionali di ricostruzione in corso in Iraq, volte alla realizzazionedi una rete Intranet per il governo iracheno e dei servizi applicativi dibase per contribuire alla operativita’ degli uffici del Governo centrale diBaghdad e di quello locale di Nassiriya.I progetti italiani di cooperazione allo sviluppo nel settore dell’e-Government realizzati sinergicamente dai Ministeri degli Esteri e dell’Innovazione e delle Tecnologie costituiscono un esempio di collaborazioneinternazionale per ridurre il “divario digitale”.Questa iniziativa italiana di carattere internazionale sul frontedell’e-government conferma la sensibilita’ del nostro governo nei confrontidi determinate realta’ sicuramente meno fortunate del nostro paese. Bastipensare che recentemente nel corso del 1° Summit mondiale dell’ONU sullaSocieta’ dell’Informazione, Mark Malloch Brown, amministratore dell’UNDP, ilProgramma dell’ONU per lo Sviluppo, e Lucio Stanca, Ministro perl’Innovazione e le Tecnologie, hanno firmato un accordo che prevede lostanziamento italiano di un contributo di 2,3 milioni di dollari perpromuovere l’applicazione delle Tecnologie dell’Informazione e dellaComunicazione (ICT) alla Pubblica amministrazione dei Paesi del MedioOriente, Mediterraneo e Balcani. E’ nata, quindi, una Joint venture tral’ONU e il Governo Italiano con l’obiettivo di favorire la diffusione el’applicazione delle nuove tecnologie digitali nei Paesi del Medio Oriente,Mediterraneo e Balcani, al fine di consentire la crescita socio-economica el’affermazione del “buon governo”.L’Italia e’ stata anche il primo Paese europeo ad aderire al Thematic TrustFund dell’UNDP, specifico per le Tecnologie dell’Informazione e dellaComunicazione, e attingera’ le risorse tra quelle della Cooperazione per loSviluppo, del Ministero degli Affari Esteri, con specifico riferimentoall’iniziativa Italiana di e-Government per lo Sviluppo, lanciata dalPresidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alla Conferenza internazionalesull’e-Government di Palermo. Difatti l’iniziativa del Governo Italiano afavore dell’Iraq si pone in linea di stretta continuita’ con l’impegno chelo stesso Governo ha assunto verso i partner G8 e la comunita’internazionale di fornire un contributo efficace ed originale allaconoscenza, attuazione e realizzazione dell’e-Government anche in quei paesiche non hanno ancora sfruttato questo importante strumento per colmare idivari sociali ed economici, o che lo hanno fatto solo in parte.

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