WASHINGTON, USA. Vita difficile per gli utenti di reti di condivisione di file di ogni genere. Ora l’attacco ai peer to peer non proviene dalle organizzazioni di tutela dei diritti d’autore, ma da altri soggetti. I cracker. Secondo una notizia diffusa dal Washington Post, alcuni esperti di sicurezza di computer e il Governo degli Stati uniti d’America hanno individuato un tool (una sorta di programma per elaboratore) che permette agli hacker di introdursi nei computer degli utenti di p2p, prendendone il possesso all’insaputa dei proprietari. Il programma, chiamato Phatbot, e’ tecnicamente un trojan horse, che si installa nei computer dei navigatori che condividono risorse tramite reti p2p e che usano sistemi operativi Windows.

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