Melbourne – La pirateria non e’ poi cosi’ dannosa. O almeno e’ quantoemerge dai dati pubblicati in qusti giorni dall’Associazione discograficidell’Australia (Aria). La sorella australiana della Riaa ha infatti rivelatoche nel corso del 2003 il numero dei dischi venduti e’ salito dell’8 percento. Piu’ precisamente, gli album su Cd sono passati dai 47 milioni dicopie del 2002 agli attuali 50 milioni, e le vendite dei Dvd musicali sonoaddirittura raddoppiate, arrivando a quota 5 milioni. Tutto cio’ e’ avvenutononostante la contestata e inarrestabile attivita’ dei violatori del dirittod’autore. A quanto pare il suddetto aumento dipenderebbe principalmentedalle politiche di ribasso dei prezzi intraprese lo scorso anno dairivenditori, che hanno cosi’ invogliato i consumatori all’acquisto deidischi originali. L’unico dato negativo pubblicato dall’Aria corrispondealle vendite dei Cd singoli, che con un calo del 17 per cento sono scese a 2milioni di unita’. Principale responsabile, in questo caso, sarebbe ildownload illegale dal Web.

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