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Nasce La Posta Elettronica Certificata

29 Marzo 2004 Commenta

ROMA. Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 25 marzo ha approvato unDPR, su proposta di Lucio Stanca, Ministro per l’Innovazione e leTecnologie, e Luigi Mazzella, Ministro per la Funzione Pubblica, chericonosce validita’ giuridica ai documenti trasmessi per posta elettronica.In questo modo la posta elettronica puo’ diventare “posta certificata”, comeuna normale raccomandata con avviso di ricevimento, cosi’ che l’invio e laricezione di documenti con strumenti informatici (e-mail) avra’ valorelegale. Viene introdotta nell’ordinamento la figura del gestore del serviziodi posta elettronica certificata (un soggetto di natura pubblica o privata,iscritto ad apposito elenco) e previsti strumenti di garanzia relativi all’invio ed alla ricezione dei messaggi certificati, anche opponibili a terzi.Sul provvedimento, destinato a semplificare in maniera significativa irapporti fra le pubbliche amministrazioni, fra queste ed i privati e fra iprivati, verra’ sentito il Garante per la protezione dei dati personali esaranno acquisiti i pareri del Consiglio di Stato, della ConferenzaStato-Regioni e delle Commissioni parlamentari competenti.Il Ministro Lucio Stanca nel commentare il provvedimento ha affermato cheesso rappresenta un atto di modernita’. Difatti la posta elettronica stadiventando sempre di piu’ strumento quotidiano di comunicazione e conl’introduzione della posta elettronica certificata si dara’ una maggiorecertezza alla spedizione e ricezione del messaggio elettronico rafforzando,quindi, la validita’ giuridica della stessa comunicazione telematica, comedel resto gia’ avviene con la lettera raccomandata con avviso di ricevimentorispetto alla lettera con affrancatura ordinaria.Sicuramente il decreto in argomento favorira’ una maggiore diffusione diquesto moderno strumento di comunicazione nel Paese. Ad esempio, ha rilevatoil Ministro, anche nella stessa Pubblica amministrazione la postaelettronica sta avendo un sempre piu’ ampio utilizzo: i messaggi elettroniciscambiati fra amministrazioni e fra queste e l’esterno nel 2003 sono statioltre 31 milioni, rispetto ai 14,6 milioni del 2002. Stanca ha posto inevidenza anche le rilevanti conseguenze non solo in termini di velocita’ edi efficienza, ma anche di risparmi. Ad esempio, ogni lettera che laPubblica Amministrazione invia con i sistemi tradizionali comporta un costostimato in almeno 20 euro, contro i circa 2 euro di una e-mail.Da parte sua il Ministro per la Funzione Pubblica, Luigi Mazzella, haaffermato che il premio ricevuto all’ONU come migliore amministrazioneeuropea per le innovazioni apportate al nostro apparato burocratico non e’certamente una meta ma uno stimolo a raggiungere altre tappe. In questoquadro il provvedimento rappresenta un punto di grande significato.Il decreto pone in rilievo i due momenti fondamentali nella trasmissione deidocumenti informatici: l’invio e la ricezione. “Certificare” queste due fasisignifica che il mittente riceve dal proprio gestore di posta una ricevutache costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio edell’eventuale allegata documentazione. Allo stesso modo, quando ilmessaggio perviene al destinatario, il suo gestore di posta invia almittente la ricevuta di avvenuta (o mancata) consegna, con l’indicazionedella data e dell’orario, a prescindere dalla apertura del messaggio.Insieme alla ricevuta di consegna, inoltre, il gestore del destinatario puo’anche inviare al mittente la copia completa del testo del messaggio.Il decreto stabilisce inoltre che, nel caso in cui il mittente smarrisca lericevute, la traccia informatica delle operazioni svolte venga conservataper ventiquattro mesi in un apposito registro informatico custodito daigestori, con lo stesso valore giuridico delle ricevute.E’ ovvio che certificare l’invio e la ricezione del messaggio di postaelettronica non significa garantire l’autenticite’, l’integrita’ e lapaternita’ del contenuto del messaggio e questo e’ un nodo che solo la firmaelettronica puo’ sciogliere.

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