New York, USA – Col lancio dei nuovi sistemi per la musica scaricabile suitelefonini, si ripresentano i problemi legati alla tutela dei diritti diproprieta’ intellettuale. Tra le tante soluzioni basate sul softwareproprietario e che non fanno altro che frammentare un mercato che sivorrebbe far crescere, si sta sviluppando anche un sistema di protezionestandard sviluppato dalla Open Mobile Alliance (Oma), che rappresenta oltre300 aziende del settore della telefonia mobile da China MobileCommunications a Sony Ericsson, da Oracle a Time Warner. Sul mercato e’ gia’presente la prima evoluzione, Oma 1.0, finora in dotazione su alcuni modelliNokia, Sony, Motorala e Siemens, che impedisce che i file scaricati suicellulari siano inoltrabili ad altri telefonini o a pc gratuitamente. Cometutti i sistemi di protezione anche questo presenta alcune lacune, ed e’gia’ in via di commercializzazione anche la prossima evoluzione riveduta ecorretta, Oma 1.5, che si basa su un dispositivo di scrambling che mescola icontenuti in modo da ostacolare la trasmissione dei file. L’industriadell’entertainment non dimostra pero’ fiducia in questi standard e perquesto motivo alcune grandi major, e tra queste Universal, non hanno ancoraacconsentito a che i file musicali in loro possesso possano essere scaricatiintegralmente sui telefonini. Ad oggi la maggior parte dei servizi concedeil download di 90 o 120 secondi di una canzone (e a che prezzi!! 2,5 o 3euro) e fino a quando non sara’ risolto il problema della protezione ilmercato tardera’ a svilupparsi.

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