Nuovo Target Della Riaa: Le Universita’
New York, USA – La Recording Industry Association of America va avanti nellapropria battaglia contro il file-sharing illegale e lo fa nuovamente conl’arma della denuncia. Nel mirino dell’associazione, che rappresenta gliinteressi delle major discografiche, ci sono questa volta 477 indirizzi Ip,che, se le cause saranno avviate, potrebbero diventare nomi di persone,poiche’ gli Internet service provider potranno essere obbligati a rivelarele identita’ che stanno dietro a quegli indirizzi. Da subito la Riaa haannunciato che di questi 477, 69 individui avrebbero usato la reteuniversitaria per scaricare file attraverso sistemi peer-to-peer. E si e’spinta oltre: ha indicato con precisioni le istituzioni coinvolte neldownload illegale: Brown University, Emory University, Georgia Institute ofTechnology, Gonzaga University, Mansfield University, Michigan StateUniversity, Princeton University, Sacred Heart University, Texas A&MUniversity, Trinity College (in Connecticut), Trinity University (in Texas),University of Kansas, University of Minnesota e Virginia PolytechnicInstitute. Il tentativo lampante e’, questa volta, quello di indurre leuniversita’ americane ad abbonarsi a servizi di dowload musicale apagamento, cosa che costerebbe parecchio e potrebbe avere ripercussionisulle tasse pagate dagli studenti. Per le istituzioni che la Riaa haindividuato in questa nuova “retata”, l’abbonamento annuale a un serviziocome Napster (versione di adesso, a pagamento) significherebbe una spesa di27 milioni di dollari.
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