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La Siae E Gli Altri Gestori Del Copyright Nel Mirino Dell’Ue

6 Maggio 2004 Commenta

Bruxelles – Siae sotto inchiesta. Per una volta e’ la societa’ italiana chesi occupa dei diritti d’autore ad essere nel mirino di un’autorita’superiore: la Commissione Europea. Il sospetto, che grava su altre 16societa’ europee che trattano la materia, e’ quello di avere creato uncartello che controlla il copyright continentale e la distribuzione delleroyalties provenienti dai diritti d’autore ingessando il mercato. Pietradello scandalo i cosiddetti accordi di Santiago, stretti nell’aprile del2001, in cui 40 societa’ nazionali di tutela della proprieta’ intellettualehanno posto le basi per una gestione collettiva del copyright relativo allamusica offerta su Internet. Nati con la lodevole intenzione di velocizzarele procedure permettendo alle aziende che entrano sul mercato di dialogarecon l’insieme delle societa’ e non con i singoli organismi nazionali, gliaccordi si sarebbero trasformati nel contrario. Almeno questo e’ quantosospetta la Commissione Europea che teme l’esistenza di un cartello di fattoche impedisce l’ingresso di nuovi operatori mantenendo lo status quo. Ilritardo europeo nella diffusione di sistemi di distribuzione di musicalegale sembrerebbe dare ragione a Mario Monti e soci

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