TOKYO, USA. Lo spamming solitamente viene associato alla pubblicita’ di siti presenti in citta’ americane o in qualche isola sperduta nel mondo. Invece, da una ricerca e’ emerso che una quantita’ enorme di spamming invita a visitare siti web localizzati su server cinesi. Il dato e’ davvero straordinario, poiche’ si parla di circa il 71 per cento di tutti i siti che fanno spamming! Un numero molto elevato per un Paese dove vige una rigidissima censura soprattutto per i materiali contenuti in rete. E’ difficile motivare, dunque, tale dato di fatto. L’unica ragione, comunque, potrebbe essere che il costo di gestione di un server localizzato in Cina e’ inferiore rispetto a quello di qualunque altra Nazione al mondo.

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