Libro Quinto: Del lavoro
Titolo X: Della disciplina della concorrenza e dei consorzi
Capo I: Della disciplina della concorrenza
Sezione I: Disposizioni generali
Art. 2595 Limiti legali della
concorrenza
La concorrenza deve svolgersi in modo da non ledere gli interessi
dell'economia nazionale e nei limiti stabiliti dalla legge (e dalle norme
corporative).
Art. 2596 Limiti contrattuali della concorrenza
Il patto che limita la concorrenza deve essere provato per iscritto
(2725). Esso è valido se circoscritto ad una determinata zona o ad una
determinata attività, e non può eccedere la durata di cinque anni (2125,
2557).
Se la durata del patto non è determinata o è stabilita per un periodo
superiore a cinque anni, il patto è valido per la durata di un quinquennio
(att. 222).
Art. 2597 Obbligo di contrattare nel caso di monopolio
Chi esercita un'impresa in condizione di monopolio legale (1679) ha
l'obbligo di contrattare (2932) con chiunque richieda le prestazioni che
formano oggetto dell'impresa, osservando la parità di trattamento.
Sezione II: Della concorrenza sleale
Art. 2598 Atti di concorrenza sleale
Ferme le disposizioni che concernono la tutela dei segni distintivi (2563
e seguenti) e dei diritti di brevetto (2584 e seguenti), compie atti di
concorrenza sleale chiunque:
usa nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con i nomi o con
i segni distintivi legittimamente usati da altri, o imita servilmente i
prodotti di un concorrente, o compie con qualsiasi altro mezzo atti idonei
a creare confusione con i prodotti e con l'attività di un concorrente;
diffonde notizie e apprezzamenti sui prodotti e sull'attività di un
concorrente, idonei a determinare il discredito, o si appropria di pregi
dei prodotti o dell'impresa di un concorrente;
si vale direttamente o indirettamente di ogni altro mezzo non conforme ai
principi della correttezza professionale e idoneo a danneggiare l'altrui
azienda.
Art. 2599 Sanzioni
La sentenza che accerta atti di concorrenza sleale ne inibisce la
continuazione e dà gli opportuni provvedimenti affinché ne vengano
eliminati gli effetti (2600).
Art. 2600 Risarcimento del danno
Se gli atti di concorrenza sleale sono compiuti con dolo o con colpa,
l'autore è tenuto al risarcimento dei danni (2056).
In tale ipotesi può essere ordinata la pubblicazione della sentenza.
Accertati gli atti di concorrenza, la colpa si presume.
Art. 2601 Azione delle associazioni professionali
Quando gli atti di concorrenza sleale pregiudicano gli interessi di una
categoria professionale, l'azione per la repressione della concorrenza
sleale può essere promossa anche dalle associazioni professionali (ora
Consigli degli Ordini) e dagli enti che rappresentano la categoria.
Capo II: Dei consorzi per il coordinamento della produzione e degli scambi
Sezione I: Disposizioni generali
Art. 2602 Nozione e norme applicabili
Con il contratto di consorzio più imprenditori istituiscono
un'organizzazione comune per la disciplina o per lo svolgimento di
determinate fasi delle rispettive imprese (att. 223).
Il contratto di cui al precedente comma è regolato dalle norme seguenti,
salve le diverse disposizioni delle leggi speciali.
Art. 2603 Forma e contenuto del contratto
Il contratto deve essere fatto per iscritto sotto pena di nullità (1350,
1418 e seguenti, 2643, 2725).
Esso deve indicare:
l'oggetto e la durata del consorzio;
la sede dell'ufficio eventualmente costituito;
gli obblighi assunti e i contributi dovuti dai consorziati;
le attribuzioni e i poteri degli organi consortili anche in ordine alla
rappresentanza in giudizio;
le condizioni di ammissione di nuovi consorziati;
i casi di recesso e di esclusione;
le sanzioni per l'inadempimento degli obblighi dei consorziati.
Se il consorzio ha per oggetto il contingentamento della produzione o
degli scambi, il contratto deve inoltre stabilire le quote dei singoli
consorziati o i criteri per la determinazione di esse.
Se l'atto costitutivo deferisce la risoluzione di questioni relative alla
determinazione delle quote ad una o più persone, le decisioni di queste
possono essere impugnate innanzi all'autorità giudiziaria, se sono
manifestamente inique od erronee, entro trenta giorni dalla notizia (1349,
2264, 2964 e seguenti).
Art. 2604 Durata del consorzio
In mancanza di determinazione della durata del contratto, questo è valido
per dieci anni.
Art. 2605 Controllo sull'attività dei singoli consorziati
I consorziati devono consentire i controlli e le ispezioni da parte degli
organi previsti dal contratto, al fine di accertare l'esatto adempimento
delle obbligazioni assunte.
Art. 2606 Deliberazioni consortili
Se il contratto non dispone diversamente, le deliberazioni relative
all'attuazione dell'oggetto del consorzio sono prese col voto favorevole
della maggioranza dei consorziati.
Le deliberazioni che non sono prese in conformità alle disposizioni di
questo articolo o a quelle del contratto possono essere impugnate davanti
all'autorità giudiziaria entro trenta giorni (2964 e seguenti). Per i
consorziati assenti il termine decorre dalla comunicazione o, se si tratta
di deliberazione soggetta ad iscrizione, dalla data di questa.
Art. 2607 Modificazioni del contratto
Il contratto, se non è diversamente convenuto, non può essere modificato
senza il consenso di tutti i consorziati.
Le modificazioni devono essere fatte per iscritto sotto pena di nullità
(1350, 1418 e seguenti 2725).
Art. 2608 Organi preposti al consorzio
La responsabilità verso i consorziati di coloro che sono preposti al
consorzio è regolata dalle norme sul mandato (1710 e seguente).
Art. 2609 Recesso ed esclusione
Nei casi di recesso e di esclusione previsti dal contratto, la quota di
partecipazione del consorziato receduto o escluso si accresce
proporzionalmente a quelle degli altri.
Il mandato conferito dai consorziati per l'attuazione degli scopi del
consorzio, ancorché dato con unico atto, cessa nei confronti del
consorziato receduto o escluso (1726).
Art. 2610 Trasferimento dell'azienda
Salvo patto contrario, in caso di trasferimento a qualunque titolo
dell'azienda, l'acquirente subentra nel contratto di consorzio.
Tuttavia, se sussiste una giusta causa, in caso di trasferimento
dell'azienda per atto fra vivi, gli altri consorziati possono deliberare,
entro un mese dalla notizia dell'avvenuto trasferimento, l'esclusione
dell'acquirente dal
consorzio.
Art. 2611 Cause di scioglimento
Il contratto di consorzio si scioglie:
per il decorso del tempo stabilito per la sua durata;
per il conseguimento dell'oggetto o per l'impossibilità di conseguirlo;
per volontà unanime dei consorziati;
per deliberazione dei consorziati, presa a norma dell'art. 2606, se
sussiste una giusta causa;
per provvedimento dell'autorità governativa, nei casi ammessi dalla legge;
per le altre cause previste nel contratto.
Sezione II: Dei consorzi con attività esterna
Art. 2612 Iscrizione nel registro delle imprese
Se il contratto prevede l'istituzione di un ufficio destinato a svolgere
un'attività con i terzi, un estratto del contratto deve, a cura degli
amministratori, entro trenta giorni dalla stipulazione, essere depositato
per l'iscrizione presso l'ufficio del registro delle imprese (att. 108)
del luogo dove l'ufficio ha sede:
L'estratto deve indicare:
la denominazione e l'oggetto del consorzio e la sede dell'ufficio;
il cognome e il nome dei consorziati;
la durata del consorzio;
le persone a cui vengono attribuite la presidenza, la direzione e la
rappresentanza del consorzio ed i rispettivi poteri;
il modo di formazione del fondo consortile e le norme relative alla
liquidazione.
Del pari devono essere iscritte nel registro delle imprese le
modificazioni del contratto concernenti gli elementi sopra indicati.
Art. 2613 Rappresentanza in giudizio
I consorzi possono essere convenuti in giudizio in persona di coloro ai
quali il contratto attribuisce la presidenza o la direzione, anche se la
rappresentanza è attribuita ad altre persone.
Art. 2614 Fondo consortile
I contributi dei consorziati e i beni acquistati con questi contributi
costituiscono il fondo consortile. Per la durata del consorzio i
consorziati non possono chiedere la divisione del fondo, e i creditori
particolari dei consorziati non possono far valere i loro diritti sul
fondo medesimo.
Art. 2615 Responsabilità verso i terzi
Per le obbligazioni assunte in nome del consorzio dalle persone che ne
hanno la rappresentanza, i terzi possono far valere i loro diritti
esclusivamente sul fondo consortile.
Per le obbligazioni assunte dagli organi del consorzio per conto dei
singoli consorziati rispondono questi ultimi solidalmente (1292 e
seguenti) col fondo consortile. In caso d'insolvenza nei rapporti tra i
consorziati il debito dell'insolvente si ripartisce tra tutti in
proporzione delle quote.
Art. 2615 bis Situazione patrimoniale
Entro due mesi dalla chiusura dell'esercizio annuale le persone che hanno
la direzione del consorzio redigono la situazione patrimoniale osservando
le norme relative al bilancio di esercizio delle società per azioni (2423
e seguenti) e la depositano presso l'ufficio del registro delle imprese.
Alle persone che hanno la direzione del consorzio sono applicati gli artt.
2621, n. 1), e 2626.
Negli atti e nella corrispondenza del consorzio devono essere indicati la
sede di questo, l'ufficio del registro delle imprese presso il quale esso
è iscritto e il numero di iscrizione.
Sezione II BIS
Art. 2615 ter Società consortili
Le società previste nei Capi III e seguenti del Titolo V possono assumere
come oggetto sociale gli scopi indicati nell'art. 2602.
In tal caso l'atto costitutivo può stabilire l'obbligo dei soci di versare
contributi in denaro.
Sezione III: Dei consorzi obbligatori
Art. 2616 Costituzione
Con provvedimento dell'autorità governativa (sentite le corporazioni
interessate), può essere disposta, anche per zone determinate, la
costituzione di consorzi obbligatori fra esercenti lo stesso ramo o rami
similari di attività economica, qualora la costituzione stessa risponda
alle esigenze dell'organizzazione della produzione.
Nello stesso modo, ricorrendo le condizioni di cui al comma precedente,
possono essere trasformati in obbligatori i consorzi costituiti
volontariamente (att. 111).
Art. 2617 Consorzi per l'ammasso dei prodotti agricoli
Quando la legge prescrive l'ammasso di determinati prodotti agricoli, la
gestione collettiva di questi è fatta per conto degli imprenditori
interessati a mezzo di consorzi obbligatori, secondo le disposizioni delle
leggi speciali (837).
Sezione IV: Dei controlli dell'autorità governativa
Art. 2618 Approvazione del contratto consortile
I contratti previsti nel presente capo, se sono tali da influire sul
mercato generale dei beni in essi contemplati, sono soggetti ad
approvazione da parte dell'autorità governativa, (sentite le corporazioni
interessate) (att. 111).
Art. 2619 Controllo sull'attività del consorzio
L'attività dei consorzi è sottoposta alla vigilanza dell'autorità
governativa (att. 111).
Quando l'attività del consorzio risulta non conforme agli scopi per cui e
stato costituito l'autorità governativa può sciogliere gli organi del
consorzio e affidare la gestione a un commissario governativo (2636 e
seguenti, att. 108) ovvero, nei casi più gravi, può disporre lo
scioglimento del consorzio stesso.
Art. 2620 Estensione delle norme di controllo alle società
Le disposizioni di questa sezione si applicano anche alle società che si
contribuiscono per raggiungere gli scopi indicati nell'art. 2602.
L'autorità governativa può sempre disporre lo scioglimento della società,
quando la costituzione di questa non abbia avuto l'approvazione prevista
nell'art. 2618 (att. 111).
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